Anche in laguna la radiologia domiciliare

VENEZIA. Esami radiologici ai pazienti “fragili”: a Venezia saranno il radiologo e le attrezzature a spostarsi e recarsi al domicilio dell’utente che non si può muovere. Sarà attivo dal mese prossimo...

VENEZIA. Esami radiologici ai pazienti “fragili”: a Venezia saranno il radiologo e le attrezzature a spostarsi e recarsi al domicilio dell’utente che non si può muovere. Sarà attivo dal mese prossimo nel territorio dell’Ulss 12 Veneziana il servizio di “radiologia domiciliare” che consente, attraverso l’utilizzo di specifiche apparecchiature portatili, l’esecuzione di radiografie nell’abitazione del paziente che abbia difficoltà di spostamento, o nei luoghi dove si trovi alloggiato, come ad esempio case di riposo o residenze sanitarie assistite. «Questo nuovo servizio», spiega il dottor Paolo Sartori, primario di Radiologia all’Ospedale Civile, «consente di eseguire al domicilio del paziente radiografie del torace, del bacino e dell’anca, della colonna vertebrale e delle articolazioni, cioè spalla gomito, polso, ginocchio, caviglia. Uno spettro di accertamenti ampio, quindi, tenendo comunque conto che vengono effettuati a domicilio solo quegli esami per i quali la tecnologia portatile è in grado di garantire adeguati livelli qualitativi delle immagini prodotte». «Il nuovo servizio», continua il dottor Sartori, «è un ulteriore passo nell’ampio progetto dell’Ulss 12 Veneziana destinato a potenziare il sistema delle cure domiciliari, favorendo il mantenimento dei soggetti nel proprio contesto abitativo e migliorando la cooperazione tra gli interventi di tipo sanitario e sociale, in una ottica di continuità delle cure e di presa in carico globale». Nell’Ulss 12 la “radiologia domiciliare” si aggiunge agli altri servizi, già attivati, di telemedicina e di controllo dell’utenza a distanza attraverso devices digitali. «La radiologia domiciliare», spiega il direttore Generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben, «non sostituisce il normale servizio di radiologia ospedaliera, è però una opportunità importante per gli anziani, i malati oncologici, i disabili, i grandi obesi e i malati con gravi alterazioni psichiche, o comunque difficilmente trasportabili. Per queste persone fragili, che un trasporto in ospedale sottoporrebbe a disagi ulteriori, con il rischio di alterazioni psicofisiche, gli operatori e la strumentazione radiologica si spostano a domicilio». (m.a.)

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