Anche Chioggia cerca aiuto
L'allarme: «Disastro a Sottomarina e Isola Verde». Discariche a cielo aperto sulla sabbia. Cà Bianca e Cà Pasqua, fontanazzi ai raggi X
CHIOGGIA. Spiaggia disastrata, fontanazzi lungo gli argini. Dopo l'esondazione del Brenta-Bacchiglione e le mareggiate dei giorni scorsi, l'acqua si è ritirata, restituendo però uno scenario desolante. Il litorale di Sottomarina e Isola Verde è disseminato di rifiuti di qualsiasi tipo, più simile ad una discarica a cielo aperto che ad una passeggiata in riva al mare.
Tronchi, interi alberi, bidoni, contenitori di plastica, Una lunga teoria di immondizie che sta preoccupando gli operatori, anche ieri sulla spiaggia per la conta dei danni. E i rifiuti non sono l'unico grattacapo con cui si trovano a convivere.
La mareggiata si è mangiata, ancora una volta, metri di spiaggia superando le dune e arrivando all'altezza dei chioschi. «E' un disastro - spiega Giorgio Bellemo, presidente degli stabilimenti balneari dell'Ascot - ci sono rifiuti ovunque, una distesa senza fine. Stamattina ho tentato, come sempre, di raggiungere la battigia con il fuoristrada per vedere la situazione, ma non sono riuscito a passare, tanto era lo schifo. Se per ogni kg di legno ci pagassero un euro potremmo comprare 4 appartamenti. Siamo davvero preoccupati, è chiaro che servirà una pulizia straordinaria, ma non vogliamo fermarci alla contingenza. Dobbiamo affrontare il problema nel complesso».
Il tema sarà sollevato, forse già oggi, nell'incontro che il sindaco Romano Tiozzo ha richiesto alle categorie per verificare se esistono le premesse per proseguire nel mandato. «Chiederemo lumi anche sull'erosione - continua Bellemo - per fortuna l'alta marea non si è accompagnata al vento altrimenti i danni sarebbero stati ancora più gravi. L'acqua è comunque arrivata alle dune, portandosi via la spiaggia. Noi siamo penalizzati dalla presenza di tre fiumi, quando il sindaco dice che servono interventi regionali e nazionali, ha ragione». Sopralluogo in spiaggia ieri anche del sindaco. «In effetti la quantità di rifiuti è enorme - spiega Tiozzo - servirà un intervento di pulizia eccezionale. Da mesi sto insistendo perché il tema della pulizia della spiaggia abbia una considerazione diversa». Per il momento tirano un sospiro di sollievo le 15 famiglie di Punta Gorzone finite sott'acqua martedì per l'esondazione del Brenta-Bacchiglione.
«L'acqua è completamente defluita - spiega Aurelio Tiozzo, responsabile della Protezione civile - il bel tempo e la bassa marea hanno accelerato il processo. Stiamo comunque monitorando i fontanazzi che si stanno aprendo tra Cà Bianca e Cà Pasqua per l'alta pressione a cui sono stati sottoposti gli argini per 4 giorni. Rimane comunque l'allerta per le previsioni meteo dei prossimi giorni: le piogge del weekend e l'alta marea da lunedì, con punte anche di 120 centimetri, non ci fanno dormire sonni troppo tranquilli». Punta Gorzone si trova all'incrocio tra le correnti di Brenta-Bacchiglione, Gorzone e canal di Valle.
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