«Analisi sulle emissioni dell’antenna»
Antenna di telefonia mobile in pieno centro, cresce la paura dei residenti. Si tratta dell'antenna istallata da tempo sull’ex palazzo della Sip, esattamente dietro al municipio. Giganteggia nel cuore della città, dietro al palazzo comunale, e ad avere paura sono soprattutto i residenti nei condomìni che si trovano attorno all’impianto per la telefonia.
In passato sono già stati richiesti degli accertamenti dell’Arpav e pare che gli esiti fossero stati negativi in quanto a emissioni pericolose.
Ma i residenti non sono convinti: «A noi risulta che le misurazioni dell'Arpav siano state effettuate», spiegano, «quando in realtà l'antenna della Wind non era ancora attivata. Ecco perché chiediamo nuovamente che siano effettuati e uno dei residenti darà la possibilità di installare i macchinari necessari per le misurazioni nel suo appartamento alla sommità di un condominio, dove è possibile effettuare le misurazioni delle emissioni con la massima precisione».
«Non è bello vivere con una grossa antenna a pochi metri di distanza dalla propria camera da letto», aggiungono preoccupati, «anche perché ancora oggi non sappiamo davvero quali siano le emissioni di simili installazioni che potrebbero anche essere la causa di pericolose patologie. È chiaro che in questa zona densamente abitata ci sono migliaia di persone a rischio, ma molti neppure lo sanno o si sono accorti della presenza dell’antenna sull'immobile che era appartenuto alla Sip, poi Telecom, rientrato nelle cartolarizzazioni dell'azienda di telefonia e venduto a una holding che sembra sia a Torino e che ha dato la possibilità di installare l’impianto. Sappiamo», aggiungo, «che è tutto regolare, che ci sono permessi e autorizzazioni necessarie, ma noi dobbiamo pensare anche alla nostra saluto e per questo chiediamo ancora le verifiche da parte di Arpav», l’agenzia regionale per l’ambiente che misura le varie forma di inquinamento, da quello dell’aria alle emissioni dovute appunto ai numerosi impianti per la telefonia. I cittadini chiedono un’analisi precisa e che i dati delle rilevazioni siano resi pubblici.(g.ca.)
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