Ampliamento Nekta una lettera a Zaia
Hanno scritto una lettera al governatore Zaia e domattina saranno davanti alle chiese di San Donà e Noventa per un volantinaggio. I membri del comitato “No Nekta” non intendono deporre le armi. Anzi, rilanciano la battaglia contro il previsto ampliamento dell’azienda che sorge nell’area industriale a cavallo tra i due Comuni. «Abbiamo perso una battaglia, non la guerra», dicono i cittadini, «la sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso dell’azienda contro il no del Tar all’ampliamento, costringe il comitato No Nekta a scendere ancora in campo per una mobilitazione massiccia che richiede l’appoggio della popolazione, delle istituzioni locali, delle associazioni. Oggi più che mai è necessaria un’azione congiunta per fermare un progetto di espansione che rischia di porre un’ipoteca pesante sul futuro delle nostre comunità in termini di salubrità e benessere».
Il comitato ricorda l’emergenza smog che ha colpito il territorio nelle scorse settimane. «Cosa sarebbe successo tra San Donà e Noventa e nei Comuni limitrofi se questa emergenza si fosse saldata con la dispersione in atmosfera dei residui da trattamento nel nuovo impianto della Nekta?», proseguono i cittadini, «altro che ordinanze per limitare il traffico delle auto e per vietare i panevin».
Il comitato invita la popolazione a mobilitarsi per appoggiare l’azione dei sindaci di Noventa e San Donà che si sono opposti al progetto di espansione. E i cittadini richiamano in causa Zaia: «Invitiamo la Regione», concludono, «a riconsiderare l’autorizzazione a costruire il nuovo impianto e dare il proprio assenso alle tremila firme dei cittadini che le chiedono di dire no».
Giovanni Monforte
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