Amore in Consiglio, scoppia la bufera
SAN DONÀ. C’è del tenero tra maggioranza e minoranza. La storia d’amore tra la consigliere regionale del Pd, Francesca Zottis, e il consigliere comunale della lista Zaccariotto, Albino Zangrando, stimola gli attacchi dell’opposizione con Anna Maria Babbo e Oliviero Leo. La figura di Zangrando, assieme al capogruppo Costante Marigonda, è nell’occhio del ciclone per aver salvato la maggioranza nell’ultimo Consiglio sulla ex caserma Tombolan, quando sarebbe potuto venire a mancare il numero legale.
Leo e la Babbo accusano Zangrando di non essere più affidabile in seno all’opposizione, troppo vicino alla fidanzata Francesca Zottis e al Pd. Il sindaco, Andrea Cereser ha scritto allora una lettera aperta all’ex vice sindaco dimissionato Leo, accusandolo di squallore e bullismo mediatico per le sue insinuazioni. «La consigliera Babbo», replica Zangrando con Marigonda, «sta spaccando la minoranza e vuole far sprecare soldi ai sandonatesi, facendo convocare un Consiglio in più. Manca di coerenza, dopo un cambio di casacca da maggioranza a minoranza e mantenendo nell’intestazione del suo gruppo “con Cereser sindaco”. Nonostante ciò fa le pulci agli altri. Noi manteniamo la nostra identità chiara. Far mancare il numero legale all’ultimo Consiglio sarebbe stata una follia molto costosa, lei stessa ha dichiarato che l’assemblea restava in piedi grazie alla minoranza, come da registrazione».
Ora è guerra aperta. Oliviero Leo chiede se Francesca Zaccariotto abbia ancora il controllo dei suoi consiglieri e se Zangrando sia in grado di non farsi condizionare in politica per motivi sentimentali: «Altrimenti scelga e si dimetta. Quanto a Cereser, è stato il peggior sindaco mai avuto, ci ha fatto perdere l’ospedale unico, ha chiesto al padre della Zottis di fare il consulente del Comune, chiesto rimborsi per un viaggio a Passarella di pochi chilometri».
Dura replica anche della Babbo: «Io unisco la minoranza, non entro in questioni personali e spero che Zangrando sappia scindere politica da sentimenti. È coerenza che uno dei consiglieri della Lista Zaccariotto voti a favore e uno si astenga sulla delibera di immediata esecutività?». Il sindaco è deluso e punta il dito contro Leo nella sua lettera: «Sono amareggiato dal livello di squallore che ha raggiunto la politica sandonatese. Anche a causa di un suo intervento che è bullismo mediatico. A seguito di una banalissima polemica politica, leggo sue dichiarazioni relative a fatti personali di un consigliere di minoranza. Nello specifico lo aggredisce sugli affetti. Sporcando una cosa bella, quale è una storia d’amore, con schizzi di fango politico. Sono sconcertato che un uomo di esperienza, di vita prima ancora che politica, quale certamente è, possa ridursi a questo atteggiamento. In fatto di linearità non può dare lezioni. Il suo percorso, fatto di molti riposizionamenti e ancor più litigi, è troppo tortuoso per poter essere preso a modello di coerenza».
Duro anche il segretario del Pd, Alessandro Angellotti: «Il Consiglio è ostaggio della signora Babbo che si diverte a fare interrogazioni sugli atti dell’amministrazione senza rendersi conto che le risposte le ha già nero su bianco sulle carte».
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