Amico accoltellato «È stato un omicidio»

Nessun dubbio, per il medico legale Antonello Cirnelli: si è trattato di omicidio e non di legittima difesa. Così l’esperto ha ribadito, ieri, davanti alla giudice per le udienze preliminari Marta...

Nessun dubbio, per il medico legale Antonello Cirnelli: si è trattato di omicidio e non di legittima difesa. Così l’esperto ha ribadito, ieri, davanti alla giudice per le udienze preliminari Marta Paccagnella, nel corso del processo con rito abbreviato che vede il quarantenne romeno Abdrei Seroja Dumitrache responsabile di omicidio volontario: il medico legale ha confermato in udienza, quello che aveva già dichiarato, ovvero che il colpo di coltello alla gola che ha ucciso il 28enne Florian Buti - il 28 agosto dell’anno scorso - non può essere stato autoinferto dalla vittima.

L’imputato si è, infatti, difeso sostenendo che - quella notte - lui e Florian Buti, erano ubriachi e quest’ultimo lo aveva minacciato con un coltello. Era scoppiata un lite e per difendersi - sostiene l’imputato - avrebbe spinto l’avversario, che nel corso della colluttazione si sarebbe così ferito da solo, dopo aver ricevuto una spinta. Nonostate la pubblico ministero Alessia Tavernesi avesse già concluso la sua requisitoria , chiedendo per Dumitra una condanna a 16 anni di reclusione per omicidio volontario (tenendo conto dello sconto di un terzo della pena prevista dal rito abbreviato), la giudice Paccagnella ha deciso di risentire il medico legale. Antonello Cirnelli ha confermato che di omicidio si è trattato, perché per l’angolazione del taglio da dietro (sul collo, a partire dalla nuca) e per la v iolenza del colpo (con la lama tutta conficcata nel corpo della vittima) era da escludere un ferimento casuale autoinflutto.

La giudice ha così rinviato l’udienza al 27 ottobre, per le arringhe difensive, le repliche dall’accusa e la sentenza. (r.d.r.)

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