«Amici meravigliosi non riusciamo a darci pace»

FOSSALTA DI PIAVE. Da quel giorno non si danno pace. Sono gli amici di Tiziana e Massimiliano, di Lorenzo, morto con loro nella solfatara, e del piccolo che si è salvato. Vivono tra Meolo e Fossalta...
FOSSALTA DI PIAVE. Da quel giorno non si danno pace. Sono gli amici di Tiziana e Massimiliano, di Lorenzo, morto con loro nella solfatara, e del piccolo che si è salvato. Vivono tra Meolo e Fossalta di Piave i coetanei che spesso trascorrevano il loro tempo libero con la famiglia di Capo d’Argine. La casa in via Fossetta 1 adesso è un ricordo doloroso perché Tiziana e Massimiliano, con il loro piccolo, non ci saranno mai più. Gianluca Bedin è uno degli amici più vicini che frequentava la famiglia Carrer. «Persone squisite», racconta assieme alla moglie, «intelligenti, colte. Una famiglia davvero unita e divertente con la quale era piacevole trascorrere le giornate. Non riusciamo a darci pace da quando è accaduta la tragedia e adesso attendiamo solo il rientro delle salme e le esequie come momento in cui sfogare tutta il nostro dolore per la perdita di persone meravigliose». In questi giorni hanno letto i giornali, sono rimasti incollati alla Tv per sapere le ultime notizie da Pozzuoli. E si interrogano ancora su cosa possa essere accaduto e se quella tragedia potesse essere evitata. «Un attimo può essere fatale in certi casi», conclude Gianluca, «un bambino che corre e gioca è sempre in pericolo. Noi ci saremmo comportati allo stesso modo. Ma certo, sapere che quello era un luogo così pericoloso e c’erano solo quelle recinzioni minime ci fa pensare. Dovevano esserci reti alte due metri e impenetrabili». (g.ca.)


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