Amici di Fido in allarme per i bocconi avvelenati

CHIOGGIA. Torna l’incubo dei bocconi avvelenati di cui i cani domestici potrebbero essere le prime vittime, loro malgrado. La prima segnalazione è giunta l’altra sera al blog cittadino...
- L'INIZIATIVA Uno spazio per i cani al parco di Roncajette
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CHIOGGIA. Torna l’incubo dei bocconi avvelenati di cui i cani domestici potrebbero essere le prime vittime, loro malgrado. La prima segnalazione è giunta l’altra sera al blog cittadino Chioggiazzurra che lo ha fatto rimbalzare in città, suscitando sgomento e allarme in tutti gli amanti degli animali e facendo emergere anche altri episodi analoghi. Nel primo caso, il cane era a passeggio con la sua padrona, quando è stato attratto da qualcosa che ha addentato in un battibaleno. Ma la donna, timorosa che potesse essere nocivo, è riuscita a estrargli il boccone dalle fauci. Un intervento provvidenziale perché, poco dopo, l’animale ha cominciato a star male e c’è voluto l’intervento di un veterinario per rimetterlo in sesto. Il cane ora sta bene, a quanto pare, ma se l’è vista brutta.

Il boccone incriminato, fotografato dalla proprietaria del cane, è un pezzo di wurstel, al cui interno si trovava una sostanza giallastra di consistenza fluida: impossibile dire, in mancanza di analisi, se si tratti di qualche veleno ma, di certo, c’è il malessere della bestiola che potrebbe averne inghiottito una piccola parte. E non sarebbe stato l’unico caso. Lo stesso veterinario, infatti, un po’ dopo, si è visto capitare un altro animale in analoghe condizioni e, ancora una volta, lo ha salvato.

Nei commenti su Facebook spunta anche la testimonianza di una donna che racconta come la sua cagnolina abbia avuto episodi di emorragia, diarrea e vomito, a seguito dell’ingestione di qualche boccone non meglio identificato. «Ora deve continuare la terapia per due settimane», dice.

Ovviamente, sui social, l’indignazione contro chi sparge questi bocconi è fortissima ma c’è anche chi dispensa consigli (tenere i cani sempre al guinzaglio, magari con la museruola) sul comportamento da tenere all’aria aperta. Nell’attesa che la vicenda si chiarisca. La cosa migliore è comunque denunciare gli episodi e portare i boccini all’Usl per le analisi.

Diego Degan

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