Amianto, la Procura blocca il funerale

Indagine sulla morte di Ivana Pelizza, deceduta a 65 anni di mesotelioma pleurico. Aveva lavorato al Petrolchimico
CAMPAGNA LUPIA. Muore a 65 anni a causa di un mesotelioma pleurico, il terribile tumore dell’apparato respiratorio per cui il principale imputato è l’amianto, e la Procura della Repubblica di Venezia ferma il funerale e ordina l’autopsia sul corpo della vittima che sarà fatta già domani mattina.


Gli accertamenti su cui la Procura della Repubblica vuol far chiarezza sono quelli della morte di Ivana Pelizza, ex lavoratrice di una mensa in uno stabilimento del Petrolchimico di Porto Marghera.


La famiglia aveva chiesto nei mesi scorsi anche all’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e all’Istituto nazionale infortuni sul lavoro (Inail) di far luce sui motivi della terribile malattia della loro cara, senza ricevere però alcuna risposta convincente.


La donna, vedova, abitava a Lughetto di Campagna Lupia in via Marzabotto al civico 54. A raccontare direttamente quello che è successo è la figlia Maria colpita dal dolore per la perdita della mamma.


«Siamo sconvolti», spiega colpita dal dolore la figlia, «per quello che è capitato a mia mamma. Non ci capacitiamo né della sua morte né della sua malattia. Il terribile male ce l’ha strappata in pochi mesi. Sapevamo però da anni che lavorava in un posto a rischio amianto e altre sostanze pericolose e abbiamo chiesto proprio per questo che fossero fatti dei costanti controlli medici, sia prima che dopo l’insorgenza del male. E dopo la scoperta della malattia avevamo chiesto una indagine sui luoghi di lavoro in cui era stata nei decenni scorsi. Tutto inutilmente».


Infatti, nonostante le sollecitazioni agli enti preposti alla sicurezza, per avere un quadro chiaro e preciso sulle condizioni di lavoro, nessuna risposta precisa, finché la donna era in vita, è mai arrivata.


«La Procura della Repubblica», spiega la figlia, «ha deciso di chiarire ora le cause che hanno portato alla morte di mia mamma. Nonostante io pensassi allora e ritanga adesso che si potesse fare qualcosa anche prima, spero che questi esami facciamo luce su una situazione sul luogo di lavoro in cui lei si trovava a operare, che ci ha sempre preoccupato per la sua salute».


I famigliari e anche le autorità inquirenti insomma, non escludono che la donna anche se lavorava in mensa non sia venuta a contatto con il pericolosissimo amianto o altre sostanze cancerogene presenti nel corso degli anni a Porto Marghera. L’autopsia si terrà questo pomeriggio all’obitorio dell’ospedale di Dolo.


I casi di lavoratori che si sono ammalati di mesotelioma pleurico per esposizione all’amianto nei luoghi di lavoro sono purtroppo moltissimi e accertati. Dopo l’autopsia la magistratura darà il via libera all’estremo saluto che si terrà nella chiesa di San Gregorio di Lughetto la prossima settimana. Ivana Pelizza lascia oltre alla figlia Maria con Andrea, anche il figlio Daniele con Erika.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia