Ambiente, peggiora la qualità dell’aria

Venezia a picco nella classifica di Legambiente del 2015, è al 90° posto su 104 città italiane. Prima invece per i trasporti
Di Enrico Tantucci

Venezia a picco nel 2015 nella classifica nazionale delle città più virtuose sotto il profilo ambientale, redatta ogni anno da Legambiente e pubblicata dal quotidiano il Sole 24 Ore, che prende in considerazione 104 centri urbani. Il dato più preoccupante è quello che riguarda l’inquinamento dell’aria, peggiorato moltissimo secondo gli indicatori di Legambiente.

Sempre più polveri sottili. Venezia registra in particolare un forte peggioramento per l’inquinamento del Pm10, le polveri sottili, dove era già - da due anni - al 64° posto in classifica, ma dove ora scende addirittura al 90°. Peggiorano anche le emissioni pericolose di biossido d’azoto nell’aria, la nostra città era al numero 59 (su 104) e ora scende al numero 77. Anche per riguarda il superamento dei limiti di sicurezza dell’ozono nell’aria, Venezia scala in negativo la classifica di Legambiente, visto che dal 62° posto dell’anno precedente - già negativo - nel 2015 scende addirittura all’81° posto. C’è da segnalare anche per le polveri sottili che i dati di Legambiente non calcolerebbero quelle emesse da imbarcazioni, dalle navi da crociera, ai vaporetti dell’Actv, ai taxi, in buona parte non rilevate e quindi la situazione della nostra città potrebbe essere in realtà anche più pesante.

A metà classifica a livello nazionale. Nella graduatoria finale del rapporto di Legambiente - che tiene conto di tutti gli indicatori - Venezia si colloca al 50° posto su 104 città, e cioè a metà classifica. Ma una posizione dovuta, come vedremo, ai buoni dati che riguardano il settore del trasporto.

Miglioriamo un po’ nella classifica della dispersione idrica (dal 59° al 47° posto) ma peggioriamo nettamente per il consumo d’acqua per abitante, visto che dal numero 59 del 2014 scendiamo al numero 80 del 2015, con quasi 170 litri al giorno per abitante, su cui pesa però anche il contributo dei turisti.

Sempre peggio per i rifiuti. Continua ad andare male e anzi peggiora il dato che riguarda la raccolta dei rifiuti solidi urbani, dove però determinante e il contributo relativo ai turisti. Venezia passa dall’86° all’87° posto, con oltre 623 chili di rifiuti per abitante prodotti ogni anno.

Lieve peggioramento nella raccolta differenziata - in controtendenza con i dati di Veritas - perché Venezia scende dal 43° al 45° posto in classifica. Andiamo decisamente male, in fondo alla classifica, anche per i consumi domestici legati all’uso di energie rinnovabili, come ad esempio il fotovoltaico. Venezia era infatti l’altr’anno al posto numero 74 in classifica e ora scende addirittura al posto numero 91.

Bene i trasporti. A migliorare la posizione nella classifica ambientale di Venezia è anche la sua natura di città d’acqua - insieme alla parte di Mestre - interclusa alle auto, che la fanno primeggiare in diversi indicatori. Si scende comunque dal primo al decimo posto per quanto riguarda il numero di mezzi a motore per abitante (traffico privato), mentre si è al primo posto tra le città italiane per il trasporto pubblico. Un primato che resta anche per i cittadini camminatori, vista la superficie stradale riservata ai pedoni, la più alta tra le città italiane, grazie proprio all’effetto-Venezia, città solo pedonale.

Venezia mantiene ancora il 24° posto in classifica per la quantità di piste ciclabili, un dato sicuramente positivo, in questo caso grazie alla terraferma. La nostra città peggiora invece nella classifica degli incidenti stradali, pur restando in buona posizione, passando dal settimo posto del 2014 al quattordicesimo del 2015.

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