Ambiente e difesa del territorio I grillini all’assalto della Regione

Presentati ieri in campo Santo Stefano gli otto aspiranti veneziani a un seggio per palazzo Ferro Fini Il coordinatore Claut: «Metodo nuovo e democrazia, sono stati scelti da assemblee in ogni provincia»
Di Alberto Vitucci
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 31.10.2014.- Candidati regionali Movimento 5 stelle. Antonio Candiello
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 31.10.2014.- Candidati regionali Movimento 5 stelle. Antonio Candiello

Difesa dell’ambiente e del territorio. Stipendi «tagliati» per contribuire al funzionamento del gruppo e a un fondo speciale per le piccole imprese. Autonomia quasi totale dal centro e partecipazione aperta ai cittadini. Sono quasi tutti giovanissimi e ben motivati i candidati del Movimento Cinquestelle per le elezioni regionali. E annunciano, fieri, che il metodo per le candidature e per l’eventuale governo del Veneto «sarà completamente diverso da prima». 107 i candidati che sono stati scelti dalle assemblee che si sono svolte in ogni Provincia, di cui 13 a Venezia. Le votazioni sul blog hanno portato a un’ulteriore selezione. Ed ecco gli otto candidati veneziani, quattro uomini e quattro donne. «La valutazione è stata fatta dalle assemblee, in piena autonomia», sottolinea Luciano Claut, veneziano, assessore all’Urbanistica del comune di Mira e coordinatore del Movimento in provincia.

Eccoli, gli otto candidati, schierati per la foto di gruppo in campo Santo Stefano. La chioggiotta Erika Baldin, 25 anni, è la più giovane. Due lauree, esperta in economia e aziende. «Sono stata la più votata», dice. Federico Bonollo, 37 anni, di Jesolo, viene dal movimento ambientalista e dai comitati che si sono opposti alla Tav, l’alta velocità in gronda lagunare. Antonio Candiello, fisico, 50 anni, è stato il protagonista delle battaglie di Marghera contro il rischio industriale. «Proporremo un’economia innovativa, basta con il consumo di suolo», dice. E ricorda le sue battaglie con l’Assemblea permanente contro l’inquinamento da cloro, le discariche di Alles, l’SG31. Enrica Cheldi, 42 anni, di Spinea, fa l’impiegata. «Per me il movimento è il secondo lavoro, lo seguo da quando è nato», dice entusiasta. Tocca a Enrico Chiuso, 38 anni, imprenditore delle energìe rinnovabili con azienda a Salzano. «Sicurezza idraulica e difesa del territorio saranno le nostre parole d’ordine». Marco Genovese, vigile urbano di Murano, ricorda le sue esperienze di studioso della subsidenza e della laguna fatte con il Cnr. «Rivolgo un appello a tutti i cittadini liberi che hanno voglia di impegnarsi», dice, «collaborino con noi».

Beatrice Ippolito è un’insegnante di inglese in pensione. «La Regione deve smetterla di consumare le nostre risorse, deve investire nella nuova economia. Ricordiamoci che negli ultimi anni hanno chiuso 18 mila aziende e i disoccupati sono passati nel Veneto da 77 a 171 mila. la regione ha abolito le Ato, Autorità territoriali, e adesso le vuole sostituire con nuovi organismi che esautorano i comuni».

Sonia Xausa, 40 anni, abita a Caorle. «Vivo in campagna», dice, «e mi piacerebbe che cominciassimo a sfruttare le nostre risorse naturali, cibo ecologico, territorio da rispettare, turismo sostenibile». Un grande «libro dei sogni» che la pattuglia di candidati grillini si dice decisa a sostenere. «Un giorno», dice Sonia, «ho scoperto che gli ambientalisti non erano ambientalisti, i socialisti non erano più socialisti. Ho pensato che dovevo entrare in campo e prendermi le mie responsabilità». Fra i candidati «ammessi», 48 in tutto il Veneto, sarà scelto anche l’aspirante presidente tra chi «darà la sua disponibilità». «Un metodo assolutamente nuovo», sorride Claut, «e anche democratico con regole precise: escluso chi ha problemi penali, chi viene da altri partiti e chi ha già fatto due mandati».

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