Altri tre spacciatori nel mirino della polizia locale
MESTRE. Polizia locale con i militari dell'Esercito del Reggimento Lagunari "Serenissima" continuano i pattugliamenti anti-spaccio a Mestre, soprattutto nell'area dell'ex scuola Monteverdi, un tempo riferimento di spaccio e degrado e ora abbattuta per fare posto al nuovo commissariato di Terraferma, futuro simbolo di legalità e sicurezza.
La dimostrazione la si è avuta venerdì sera quando, in via Ulloa a Marghera, nei pressi del sottopasso pedonale, gli uomini della Polizia Locale hanno fermato per un controllo un noto pusher nigeriano: il trentenne con permesso di soggiorno per motivi umanitari, aveva attirato l'attenzione degli operatori per aver cambiato all'improvviso direzione nel tentativo di evitare gli accertamenti di militari e agenti. La perquisizione personale ha permesso di individuare, nella tasca del giubbotto del sospetto, dodici dosi di marijuana pronte per essere vendute. Per il trentenne è scattata una segnalazione all'Autorità giudiziaria al pari di un 19enne di nazionalità albanese che, 24 ore più tardi, è stato bloccato da Lagunari e Polizia Locale mentre si allontanava dal Parco Piraghetto. Il suo atteggiamento aveva insospettivo gli operatori, soprattutto perché il giovane si era appena incontrato con un noto spacciatore tunisino. Al termine della perquisizione al 19enne sono stati sequestrati sette involucri di cocaina per un valore complessivo di 300 euro.
Nelle serate precedenti era stato controllato un sospetto spacciatore nigeriano in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari. Si trovava tra via Ortigara e via Piave ed era stato visto parlare con alcuni giovani. Gli sono state sequestrate 13 dosi di marijuana che erano nascoste nelle scarpe. Anche in questo caso è scattata una segnalazione all'Autorità giudiziaria per spaccio.
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