Altri alberi storici tagliati Protestano i residenti
SOTTOMARINA. Nuove proteste per il taglio di alberi in viale Trieste. Alcuni residenti, come già fecero anni fa, stanno contestando la potatura “eccessiva” e l’eliminazione di alberi storici in una delle poche zone verdi della città. Il riordino degli alberi è stato deciso dal Consiglio nello scorso novembre per motivi di sicurezza. I cittadini criticano in generale la scarsa attenzione delle ultime amministrazioni per il verde: dallo sfalcio dell’erba a singhiozzo alla mancata piantumazione di alberi quando ne vengono eliminati. Gli operai di Sst sono comparsi in viale Trieste lunedì e appena sistemate le transenne per procedere con il riordino degli alberi le antenne dei residenti si sono drizzate. Anni fa, con l’eliminazione di una buona parte dei vecchi pini, un gruppo di residenti era insorto arrivando anche a proteste pubbliche. Tanto che l’intervento, nella zona tra viale Umbria e viale Po e tra viale Po e viale Veneto, si era interrotto. «Ci risiamo», raccontano i residenti, «su alcuni stanno facendo potature troppo aggressive. Tagliano rami importanti che si sono assestati in un certo modo per resistere al vento e, tolti, creeranno squilibri. Su altri hanno messo la croce a indicare l’eliminazione. Già abbiamo poco verde e si eliminano anche alberi sani». L’assessore all’ambiente Silvia Vianello si limita a dire che si sta dando seguito a quanto deciso in Consiglio. In effetti nella seduta del 14 novembre è stato approvato un ordine del giorno dei consiglieri Beniamino Boscolo, Alessandro Boscolo, Marcellino Boscolo, Domenico Zanni e Gianfranco Scarpa in cui si chiedeva di mettere ordine nel polmone verde di viale Trieste. Nel documento si evidenzia come i pini, piantati in modo troppo denso, non abbiano avuto spazio e luce sufficienti per crescere in modo armonico creando negli anni problemi di sicurezza. L’ordine del giorno stabiliva di procedere con il taglio di 10-15 alberi, soprattutto pini, procedendo con la potatura dei restanti in modo da recuperare i lecci e le aiuole sottostanti. Ma le critiche riguardano anche altre zone. «I tamarici sul Lungomare sono stati rasati a zero», spiegano i residenti, «alla fine di viale Ionio sono stati eliminati tre dei cinque alberi, alla scuola Marchetti sono state eliminate piante di 50 anni senza sostituirle, alla scuola Olivi sono state sostituite con alberi striminziti, senza contare l’erba sfalciata solo nella rotonda di ingresso mentre ai Murazzi e al Duomo è incolta. La verità è che manca un’attenzione seria per il verde».
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