Altri 34 profughi inviati sul litorale

Sistemazioni temporanee in attesa della preparazione dell’ex caserma di Ca’ Turcata. Il sindaco di Eraclea protesta
Di Carlo Mion
COLUCCI - DINO TOMMASELLA -ERACLEA - EX CASERMA POSSIBILE SOLUZIONE PER I PROFUGHI DI ERACLEA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA -ERACLEA - EX CASERMA POSSIBILE SOLUZIONE PER I PROFUGHI DI ERACLEA

ERACLEA. Continuano ad arrivare profughi sul litorale, nonostante le proteste dei sindaci della provincia e in particolare dell località turistiche.

Dopo i cinquanta profughi trasferiti martedì sera a Eraclea ieri, in tarda mattinata e in due momenti diversi, sono arrivate trentaquattro persone. Sono state, successivamente sistemate tra Jesolo ed Eraclea. Altri trentotto migranti sono atteso oggi in giornata Venezia in Questura. Altre 38 persone da sistemare.

A Jesolo sono stati ospitati nella struttura della Croce rossa, mentre a Eraclea in un edificio messo a disposizione da un privato. Questura e Prefettura, costrette a vivere "alla giornata", si appoggiano solo a poche strutture in quanto la disponibilità di enti locali e privati nel Veneziano è stata molto limitata. Nuovo appello del prefetto Domenico Cuttaia perché i Comuni collaborino per trovare locali dove sistemare quelle persone.

Ad Eraclea i profughi sono stati portati al residence “Magnolie”, da settimane al centro di roventi polemiche, mentre da martedì mattina i tecnici dell’Enel hanno iniziato i lavori per riallacciare la corrente elettrica alla ex caserma di Ca’ Turcata. La strutture deve essere resa agibile il più velocemente possibile per spostare i profughi dal centro della località balneare.

Operatori turistici e residenti temono che gli ospiti del residence siano causa di disdette da parte di chi aveva scelto la località balneare per le proprie vacanze. Per il momento le “Magnolie”, rimane una delle poche strutture a disposizione della Prefettura per ospitare i migranti che continuano e continueranno ad arrivare nel Veneziano.

Mentre viene utilizzato, in via di emergenza, il residence, continuano i lavori nella caserma di Ca’ Turcata, per renderla agibile e che si trova ad alcuni chilometri dal centro del paese, in zona poco frequentata. Ieri protesta del sindaco di Eraclea, su tutte le furie per la decisione del Prefetto: «È sconcertante che il sindaco di un paese sia stato informato ufficialmente solo in serata dell'arrivo dei profughi», ha detto Giorgio Talon, «Allo stato non è possibile capire quanta gente si trovi nel residence quante altre persone arriveranno da noi».

Tra le altre cose il primo cittadino si fa forza del fatto che, martedì, c’è stata una riunione tra amministratori locali, operatori turistici e commerciali sulla questione migranti. Proprio gli operatori economici hanno sollecitato il termine dei lavori nella e caserma per renderla agibile per ospitare tra le sue mura queste persone. Da martedì sono iniziati gli interventi dei tecnici dell’Enel.

Una volta agibile, la struttura risolverà parecchi problemi alla Prefettura.

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