«Altre sette condanne per i furti alla Petroven»

Rubavano gasolio, il pm ha chiesto pene complessivamente per 13 anni e 7 mesi L’avvocato civile punta a un risarcimento di un milione e 354mila per l’azienda
Petroven, via dei petroli, Marghera
Petroven, via dei petroli, Marghera

MARGHERA. Il pubblico ministero di Venezia Paola Tonini ha chiesto ieri altre sette condanne a tredici anni e sette mesi di reclusione complessivi dopo gli otto patteggiamenti e i quattro riti abbreviato per i furti di gasolio alla Petroven di Marghera. La rappresentante della Procura ha chiesto al Tribunale presieduto dal giudice Sara Natto una condanna a due anni e sei mesi ciascuno e 700 euro di multa per Francesco Bonaldo, Giorgio Nordio e Ilario Semenzato; un anno e otto mesi e 200 euro ciascuno per Fulvio Scaggiante e Fabio Sguazzon; un anno e cinque mesi e 600 euro per Claudio Antonello e un anno e quattro mesi e 600 euro per Paolo Dalla Costa. L’avvocato Salvatore Panagia, parte civile per l’azienda petrolifera di Marghera, ha chiesto un risarcimento per un milione e 354 mila euro.

I fatti erano accaduti tra il 2011 e l'inizio del 2012: alcuni degli imputati, dipendenti della «Petroven dovevano di furto aggravato per aver rubato migliaia di litri di gasolio con la complicità di alcuni camionisti che portavano via il carburante con le loro autobotti. C'era anche un episodio di violenza, visto che un camionista sospettato di aver fatto la spia era stato picchiato da un ex pugile assoldato proprio per la spedizione punitiva. Un errore madornale: era risultato, infatti, che non aveva fatto alcuna denuncia. A indagare gli investigatori della Digos perché tutto era iniziato dal ritrovamento in un ufficio postale di tre lettere che, se aperte, sarebbero esplose a causa di un meccanismo di innesco. Stando alle accuse, a costruirle e spedirle Marco Bergamo e Bonaldo, che volevano colpire i dirigente dell'azienda petrolifera accusati di essersi accorti dei furti di gasolio e di aver organizzato controlli più efficienti per porre un freno ai furti e scoprire i ladri.

Due anni fa, altri quattro imputati erano stati condannati con rito abbreviato dal giudice, queste le pene: tre anni e sette mesi per l'ex sindacalista Marco Bergamo, due anni e 11 mesi per Natalino De Vidi ; 2 anni e 6 mesi per Fabrizio Perissimotto, 3 anni di reclusione per Francesco Gheno, ex pugile accusato di essere stato pagato per picchiare selvaggiamente un camionista. Un mese prima, in otto avevano patteggiato la pena: Flavio Acerboni (due anni e cinque mesi di reclusione), Maurizio Danesin (un anno e 11 mesi), Andrea Faraon (un anno e 11 mesi), Graziano Scattolin (un anno), Sergio Simionato (undici mesi e 10 giorni), Mariano Asti (undici mesi e 10 giorni), Davide Tessari (undici mesi e 10 giorni) e Sereno Ferro (un anno e tre mesi).

La sentenza è prevista per la prossima udienza.

Giorgio Cecchetti

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