Altobello, il piazzale si allarga

Finito il palazzo di “Colle di Giano”. Cinquemila metri quadri pubblici
Di Mitia Chiarin

Lo hanno chiamato “Ca’ Nova” e attende oramai solo l’agibilità per vedere entrare i primi abitanti. Parliamo del palazzo realizzato dalla società “Colle di Giano” ad Altobello.

Un intervento immobiliare di iniziativa privata per un investimento di otto milioni di euro che rientra nel contratto di quartiere di Altobello.

Il contratto di quartiere è un piano edilizio e di riqualificazione urbana del valore di 30 milioni di euro, per 10 sostenuto anche dai contributi del ministero dei Lavori Pubblici, che ha avanzato con difficoltà in questi anni. Ora mentre Comune e privati sono vicini alla conclusione dei loro interventi, resta indietro l’Ater senza più un presidente e con difficoltà di finanziamento.

Qualche buona notizia comunque c’è: Ater dovrebbe concludere l’intervento in Campo dei sassi e in quasi tutte le tettoie. Una è bloccata per le difficoltà economiche dell’impresa a cui è stato affidato l’appalto. Ma resta l’incognita dei tempi di realizzazione del nuovo palazzo firmato dall’architetto Roccatagliata e previsto nel campo di via Bissolati, per ora attrezzato come parcheggio provvisorio dal Comune.

Una parte dell’area, dicono gli uffici comunali, è stata stralciata per realizzare un bando di completamento della nuova piazza realizzata dalla “Colle di Giano” e ultimata in questi giorni assieme al palazzo. Non saranno più realizzati a quanto pare gli uffici destinati alla Confesercenti. Ma Altobello ha ottenuto nel frattempo dal Comune il palazzo per ludoteca e asilo nido.

La società “Colle di Giano” ha costruito l’edificio su un terreno comunale, dopo una gara, e ha realizzato 36 appartamenti, con cinque negozi al pianterreno e nel sottosuolo un grande parcheggio da 60 posti per i residenti più altri 110 messi in vendita agli abitanti del quartiere che da novembre vedranno le squadre di operai del Comune al lavoro per sistemare via Andrea Costa fino a via Fornace, che diventerà una zona pedonale.

L’altro obbligo che la società ha portato a termine è stato quello di realizzare, sopra il parcheggio, un ampio spazio aperto destinato a diventare il prolungamento di piazzale Madonna Pellegrina. Cinquemila metri quadri di spazi comuni che contribuiranno a migliorare la vita del quartiere che si affaccia su Corso del Popolo. L’idea dell’architetto Piero Vincenti è quella di uno spazio in cui gli sfiati del parcheggio vengono coperti da rampicanti e la pavimentazione arriva a costeggiare il palazzo della Finanza. Il nuovo palazzo ha forme squadrate e terrazzi abitabili, loggie che sono grandi come piccole stanze, rivestite in legno, e possono essere vissute. Metà palazzo ( la classe energetica è la B) è stato già venduto e i primi proprietari arriveranno nelle prossime settimane: gli operai stanno già montando mobili.

Dalle terrazze più alte, all’ottavo piano, si vedono in lontananza il campanile di San Marco e tutti i tetti tra piazza Barche e Marghera.

Mitia Chiarin

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia