Altobello, ecco la badante condominiale

Esperimento pilota nei 31 alloggi di campo dei Sassi. Gli anziani inquilini avranno un’assistenza garantita 24 ore su 24
Di Mitia Chiarin
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Simone Venturini
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Simone Venturini

Le 31 abitazioni di Campo dei Sassi sono pronte da anni ma mancano ancora allacciamenti, accessi, parcheggi, e per questo gli alloggi non sono stati assegnati. L’attesa dura oramai da quasi quattro anni, fanno sapere gli abitanti di Altobello, il rione a ridosso di corso del Popolo e piazza XXVII Ottobre. Ora anche la giunta fucsia del sindaco Brugnaro fa proprio un progetto pensato dalle giunte di centrosinistra che hanno condotto, quasi, in porto il Contratto di quartiere di Altobello. Parliamo del condominio solidale che deve nascere nei 31 alloggi di Campo dei Sassi, che si affacciano su via Fornace, appena pedonalizzata a spese del Comune.

Settecentomila euro dei 40 milioni destinati all’area metropolitana di Venezia dal filone di fondi europei “Pon Metro” servono a finanziare la nascita del condominio solidale. Idea che è stata pensata anni fa a Venezia e che oggi viene sperimentata anche a Milano.

Mestre arriva in forte ritardo ma non lascia perdere: il progetto Altobello consiste nell'assegnazione di 31 alloggi pubblici di Ater a persone anziane e disabili con situazioni di disagio e fragilità economica, abitativa e sociale «tale da non consentire di sostenere individualmente i costi dell'assistenza privata di cui necessitano» e che, altrimenti, finirebbero in case di riposo o comunità alloggio. «Il progetto prevede per le persone accolte una serie di servizi di assistenza a carattere collettivo, garantiti nelle 24 ore, attraverso la presenza di assistenti familiari private presenti nello stesso complesso. A tal fine verrà messo a disposizione un alloggio per le assistenti familiari. Tali servizi consentiranno agli anziani fragili e alle persone con disabilità di mantenere il più possibile una vita autonoma», si legge nella scheda del progetto all’interno del piano di azione comunale “Pon Metro”.

«Azioni di questo tipo pensiamo di replicarle anche per altri immobili. Per esempio quelli delle Ipab», conferma l’assessore al sociale Simone Venturini. E sempre nel piano “Pon Metro” altri 524 mila euro sono per un progetto di “condominio solidale” per pazienti del Servizio Disabili e Salute Mentale e dal Servizio Anziani del Comune che rischiano di vivere in stato di emarginazione in zone periferiche come la Cita di Marghera, il Circus di Chirignago o via Piave o case del centro storico che impediscono una vita autonoma per la presenza di barriere architettoniche. Circa 130 i potenziali utenti.

«Si sta studiando come verrà sostenuto il costo del lavoro delle badanti ad Altobello. L’idea è di prevedere un contributo da parte degli anziani che andranno a vivere in quegli alloggi, per quota parte», aggiunge la vicesindaco Luciana Colle che da mesi segue l’evoluzione dei difficili cantieri ad Altobello, con frequenti contatti con la Regione e con il commissario dell’Ater di Venezia. E l’assessore regionale all’edilizia residenziale Manuela Lanzarin interviene per confermare che la riqualificazione del quartiere di Altobello non è ferma, nonostante i problemi. «L’intervento è stato realizzato al 95 per cento, ma non è concluso: mancano ancora le opere di urbanizzazione, la cui realizzazione - in programma dal prossimo autunno - spetta in parte anche al comune di Venezia. Il progetto è pronto e a breve sarà pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori. Senza allacciamenti, servizi, accessi e parcheggi, non è ancora possibile provvedere all’assegnazione degli alloggi». Il completamento è «previsto entro il 2017 con le prime assegnazioni di alloggi». In Comune, si spera in una accelerazione che porti ad assegnare le case entro giugno 2017.

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