Altobello e Marghera, nelle case popolari arrivano i guardiani

Lo annuncia il presidente Ater Alberto Mazzonetto, dopo l'episodio dell'alloggio dato alle fiamme in via Squero alla "Nave 1"
Gli appartamenti Ater di Altobello
Gli appartamenti Ater di Altobello

MESTRE. Alloggi sigillati dall’Ater alla “Nave 1” il complesso di appartamenti di via dello Squero ad Altobello dove è stato appiccato un incendio nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi. Un atto «vandalico» secondo l’Ater che fa sapere di essere subito intervenuta a poche ore dal fatto, spiega il presidente Alberto Mazzonetto, «per verificare le condizioni dell’alloggio, mettendo in sicurezza gli alloggi sfitti attraverso la chiusura degli stessi con dispositivi certificati di protezione alle porte e alle finestre, installati da una ditta specializzata. Da due anni, Ater garantisce l’installazione dei dispositivi anti intrusione negli alloggi di “Nave 1” che vengono liberati a seguito dello sfratto e questa operazione comporta un notevole sforzo economico da parte dell’azienda».

L'alloggio dato alle fiamme ad Altobello
L'alloggio dato alle fiamme ad Altobello

Ater è pronta ad uno sforzo per migliorare la situazione nel complesso residenziale, dove oggi il clima è teso. «A breve predisporremo un servizio di guardiania notturna, che andrà a beneficio anche della sicurezza dei residenti della zona oltre che di via del Bosco a Marghera», spiega Mazzonetto.

Quindi arriveranno guardiani notturni, nei prossimi mesi, sia nelle case Ater di Altobello dove la gente teme le occupazioni da parte di gruppi di spacciatori, sia nelle case popolari di via del Bosco a Marghera dove ci sono state in passato occupazioni e non pochi problemi di convivenza.

 

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