Altobello cambia con viale pedonale e piazza nel verde

Dieci anni del contratto di quartiere, 40 milioni investiti Cantieri al termine e i cittadini organizzano una mostra
Di Mitia Chiarin

MESTREA. Altobello si scopre nuovo quartiere della pedonalizzazione di Mestre. Più ampia di quella di piazza Ferretto. Via Costa è una passeggiata senza auto, da Corso del Popolo, fino alla piccola darsena a ridosso del Canal Salso. Via i parcheggi, i marciapiedi tornano ai cittadini, pianali di legno sono riservati ai plateatici dei locali. Qualche nuova attività già è arrivata. Piazzale Madonna Pellegrina diventa piazza giardino, con panchine in legno occupate da studenti a caccia del primo sole e da immigrati. Dall’altra parte, il grande parcheggio di Avm dovrebbe essere pronto per fine 2014. A qualcuno viene in mente un quartiere alla periferia di Berlino e invece è la vecchia Macallè che cambia pelle con il Contratto di quartiere.

“Noi eravamo qui”. Venti foto su pannelli gialli mostrano il quartiere come era dieci anni fa, e il confronto con l’oggi, dopo i cantieri, «conclusi oramai per il 90%», dice il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato. La mostra è una idea del gruppo di ascolto dei cittadini del quartiere, capitanato da Lorenzo Visentin. «Non è una fine, ma un nuovo inizio perché da questo momento tanto altro deve cambiare. E speriamo arrivino anche le attività commerciali, i locali, a rivitalizzare la zona», dice. Altri cittadini mettono in guardia: «Ora occorre lavorare, assieme al Comune, per garantire la manutenzione continua degli spazi pubblici e la vigilanza contro sporcizia e vandalismi. Noi cittadini dobbiamo essere in prima linea», dice una giovane signora.

«Bellissimo il risultato finale ma non dovevamo metterci dieci anni, ci voleva maggiore celerità», avverte l’architetto Guido Zordan, che da assessore avviò per primo il progetto del Contratto di quartiere. «Grazie a questa mostra è possibile vedere il cambiamento: una zona degradata, posta al centro della città, che oggi è diventata un luogo ricco di verde, di spazi pedonali, in cui si è ampliata l’offerta formativa e si è realizzato anche un importante recupero edilizio. Un esempio di buona politica e di buona amministrazione visto che questo percorso è stato compiuto sempre in sintonia con i cittadini qui residenti», dice Simionato che ad Altobello è arrivato con Ugo Bergamo (assessore alla Mobilità) e la collega Tiziana Agostini. Ma ci sono anche critiche, di zone limitrofe che si sentono penalizzate e quindi la promessa di Simionato è di cercare altri fondi. Dove è il rebus. Il progetto ha goduto di un finanziamento di 10 milioni di euro (7 dallo Stato e 3 dalla Regione) investito per gli interventi dell’Ater per la prima Tettoia di via Fornace (la strada sarà pedonalizzata dopo Pasqua 2014), il Campo dei Sassi, il nuovo nido con ludoteca, il giardino di via Altobello.

La ristrutturazione del Centro civico della ex Pellico partirà tra qualche mese. I contributi statali hanno messo in moto varie risorse pubbliche e private. Ater ha aperto i cantieri per le altre due Tettoie di via Fornace e per nuovi alloggi in via Bissolati ma è in ritardo. Sul terreno di via Turati, venduto dal Comune alla Colle di Giano, è nato un moderno palazzo residenziale. Di fronte è stato raddoppiata la piazza Madonna Pellegrina: alla fine sono stati messi in campo investimenti per quasi 40 milioni di euro in 10 anni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia