Altobello, addio al pasticcere Guido Lazzari

Stroncato da un infarto nella sua casa a Marghera, aveva 69 anni. Venerdì alle 11 i funerali nella chiesa di Sant'Antonio

Un anno e mezzo fa, il 19 marzo 2014, aveva chiuso la porta della sua pasticceria ed era andato a godersi la pensione, dopo una vita passata dietro al bancone a preparare dolci. La pasticceria è ancora lì nel quartiere di Altobello, ma ora è gestita da Salvatore Raia. Guido “Paste”, all’anagrafe Guido Lazzari, 69 anni, pasticcere, invece, se ne è andato, in silenzio. Stroncato da un infarto che non gli ha lasciato scampo mentre era nella sua casa di via Calvi a Marghera, con la moglie Emanuela Boscolo e il figlio Massimo.

I funerali si terranno venerdì 8 alle 11 nella chiesa di Sant’Antonio a Marghera. E tanti in queste ore piangono la sua morte perché Guido “Paste” era una autentica istituzione per quanti hanno lavorato o vissuto ad Altobello. Il passaparola della città, quella vera, fatta di persone non indifferenti, non ha consentito di dimenticarlo e il lutto per la sua morte è arrivato anche su Facebook, sulla pagina dedicata al vecchio quartiere del Macaè. Alla notizia della sua morte, tanti hanno inviato le loro condoglianze ma hanno anche lasciato spazio a divertenti ricordi. Perché nel quartiere di Altobello, l’ex quartiere operaio oggi vestito a nuovo con la pedonalizzazione di via Costa, Guido lo conoscevano tutti.

Per anni, con moglie e figlio, ha servito caffè e cappuccini, venduto pastine di sua produzione, bibite e gelati a fianco della chiesa della Madonna Pellegrina. Parlare con lui era sempre uno spasso, un gioco scanzonato. Lui conosceva tutti, anche i soggetti più difficili in un quartiere difficile. Altobello era stata la sua seconda casa fino ai cantieri del contratto di quartiere. Guido, “il re d’Amazzonia”, come amava definirsi con il suo stile ironico , adesso mancherà a tanti.

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