«Almeno c’erano le Br» sanzioni alla dipendente

San Donà. Il dg dell’Usl 4 Bramezza ha avviato un’indagine su chi ha scritto  su Facebook la frase per sfogarsi contro l’età pensionabile alzata a 67 anni
FGAVAGNIN COLUCCI FGAVAGNIN SAN DONA DI P. BRAMEZZA CARLO Direttore ulss 10
FGAVAGNIN COLUCCI FGAVAGNIN SAN DONA DI P. BRAMEZZA CARLO Direttore ulss 10
SAN DONÀ. Invoca le Brigate Rosse, provvedimenti in arrivo nei confronti della dipendente dell’Usl 4 dopo il post “incendiario” su Facebook vergato alcuni giorni fa e diventato di dominio pubblico per non dire “virale”. Nei giorni scorsi la dipendente, che ricopre un incarico di responsabilità nell’azienda sanitaria del Veneto Orientale, si è sfogata in un post in cui rifletteva sull’età pensionabile elevata a 67 anni esprimendo un certo disappunto. E poi la frase forte: «Almeno una volta c’erano le Br». Lo sfogo in rete ha destato scalpore ed è arrivato fino al direttore generale dell’Usl 4, Carlo Bramezza, che lo ha visionato. Il direttore generale si è espresso negativamente sull’episodio contestato, annunciando prossimi provvedimenti nei confronti di chi l’ha scritto.


Sarà sicuramente elevata una sanzione che potrà consistere in un richiamo, oppure una sospensione. In casi gravi è previsto anche il licenziamento, ma sembra che la dipendente non sia mai stata colpita finora da sanzioni o altre punizioni simili e dunque verrà adottato un provvedimento più lieve, anche se severo, come il richiamo, anche perché dovrà essere verificato se il post è stato scritto in orario di lavoro. La frase è stata comunque tolta dal profilo Facebook nella giornata di ieri. Ma colleghi e “amici” sia veri che virtuali ormai avevano provveduto a diffondere il post e a commentarlo. Molti indignati per la sua forza evocativa e il richiamo al terrorismo, altri condividendo in ogni caso la rabbia per una pensione continuamente rinviata negli anni.


Probabilmente la dipendente si è lasciata andare sfogandosi in rete senza realmente pensare a ciò che ha scritto. Ma sempre di più, oggi, viene evidenziata la responsabilità, anche penale, per quello che viene scritto sui social con particolare attenzione alla diffamazione. «Stiamo facendo tutte le verifiche», ha detto il dottor Bramezza, «sicuramente sarà preso un provvedimento nei confronti di chi l’ha scritta. Ma non ci fermeremo qui. È mia intenzione adesso organizzare un corso per tutti i dipendenti dell’Usl 4 affinché siano preparati nell’uso dei social secondo le regole e nel rispetto di leggi e normative. È importante anche comprendere che certi commenti scritti di getto non sono accettabili quando a scriverli è un dipendente pubblico che resta tale anche quando non è in servizio».


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