Alloggi pubblici: la Finanza passa a setaccio le dichiarazioni a Jesolo
JESOLO. Incongruità nelle dichiarazioni, omissioni di redditi, di proprietà di beni immobili e di redditi derivanti da ospiti non dichiarati. Questi alcuni esempi di quanto emerso dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Jesolo sulle dichiarazioni ISEE presentate dagli assegnatari di alloggi pubblici agli uffici comunali.
Una valutazione su quanto emerso è stata fatta in questi giorni dall’assessore alle politiche sociali Roberto Rugolotto. «Si tratta di un’operazione virtuosa, che abbiamo voluto realizzare per verificare la congruità degli affitti richiesti agli assegnatari di alloggi pubblici e che fa seguito al controllo sulla regolarità dei pagamenti da parte degli affittuari. Una pratica che introduce un maggior rigore nei controlli e assicura una maggiore equità nelle assegnazioni degli alloggi pubblici disponibili nel nostro comune».
L’attività viene svolta grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto dalle Fiamme Gialle con il Comune per coordinare i controlli su reddito e patrimonio dei soggetti beneficiari di prestazioni pubbliche agevolate. Il comune di Jesolo dispone di poco più di 200 alloggi, assegnati sulla base di graduatorie che vengono aggiornate ogni due anni: una disponibilità che non riesce a far fronte alle crescenti richieste.
«Grazie a questi controlli - precisa l’assessore Roberto Rugolotto - abbiano ottenuto due importanti risultati: viene smentita l’idea che le assegnazioni possano essere effettuate senza il dovuto rigore, magari privilegiando qualcuno che non ne ha diritto, e viene al contempo realizzata un’operazione di equità dal momento che le verifiche sono state svolte a tappeto. La crisi di questi ultimi anni ha reso ancor più drammatico il problema della casa e noi vogliamo essere sicuri che gli alloggi pubblici siano sempre assegnati a chi ne ha diritto e che siano soddisfatte le condizioni di necessità più urgenti».
I controlli effettuati hanno evidenziato delle incongruità nelle dichiarazioni, come omissioni di redditi, di proprietà di beni immobili e di redditi derivanti da ospiti non dichiarati. Tuttavia, nella maggioranza dei casi si tratta di piccole incongruenze rilevate ad anziani, famiglie numerose o persone con occupazioni saltuarie. L’attività di verifica e controllo assume quindi una funzione formativa degli assegnatari degli alloggi pubblici, i quali talvolta presentano reali difficoltà nel gestire le necessarie pratiche burocratiche e amministrative.
Le incongruità riscontrate, dal momento che riguardano gli importi degli affitti richiesti e non il diritto all’assegnazione, comportano una sanzione amministrativa e, nel caso, un ricalcolo dell’affitto con successiva richiesta regolarizzazione.
Da tempo anche in altre zone, come Mestre, Marghera, Venezia e Lido, vengono chiesti controlli dopo gli scandali delle case pubbliche subaffittate a turisti.
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