«Alloggi occupati, useremo la forza»
«Faremo rispettare la legalità negli appartamenti comunali di via Borromini a Mira. Queste persone, con le quali per tanto tempo abbiamo cercato una soluzione, in quegli alloggi invivibili non ci possono più restare. Devono capire che la legalità va rispettata e la faremo rispettare con gli strumenti che ci mette a disposizione la legge, chiedendo cioè se saremo costretti l'intervento di polizia e carabinieri».
A dirlo senza mezzi termini è l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Mira, Francesca Spolaor, dopo che mercoledì scorso il Comune di Mira ha cercato di sgomberare cinque appartamenti di sua proprietà al civico 7 di via Borromini a Mira Porte, un edificio occupato abusivamente da anni da famiglie di nordafricani, ma ad interrompere lo sloggio in solidarietà alle famiglie magrebine (che hanno anche dei minori) sono arrivati i militanti del sindacato Slai Cobas.
Mercoledì il Comune con l'ausilio di una ditta specializzata e i vigili ha cercato di porre rimedio ad una situazione di estremo degrado di una palazzina priva di tante parti di ogni servizio, bloccando l'accesso alla porta d'ingresso, blindato, e murando le finestre. L'operazione, però, è riuscita a metà: dopo che gli operai avevano sostituito la porta, si sono presentati alcuni aderenti al sindacato Slai-Cobas, che da anni lottano contro gli sloggi degli immobili. Sono volati calci e spintoni contro i vigili e l'operazione a quel punto è stata bloccata.
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