Allerta per la piena del Piave: chiuso il ponte di barche tra Fossalta e Noventa
La nuova ondata di maltempo in provincia di Venezia: off limits dall’alba di mercoledì 9 ottobre il varco sul fiume, interrotta la strada provinciale. In giornata attesa la morbida. Chiuso anche il ponte di barche tra Cortellazzo ed Eraclea Mare

Chiuso il ponte di barche tra Noventa e Fossalta per la piena del fiume Piave. A darne notizia nella prima mattinata di mercoledì 9 ottobre sono i due Comuni che informano della conseguente interruzione della strada provinciale che collega Noventa a Fossalta, all’altezza della località di Ca’ Memo.
La rimozione del ponte è stata decisa poco prima dell’alba. Erano circa le 5 quando l’innalzamento del fiume ha consigliato la chiusura del ponte, che è stato issato a riva.
Attualmente il livello del Piave all’asta idrometrica è di circa 4.60 metri. Nel corso della giornata è atteso il transito del picco di piena del fiume, una “morbida” per cui sono previsti ulteriori incrementi del livello, ma non in modo rilevante né preoccupante.
La situazione è costantemente monitorata. Ma, al di là dei disagi alla viabilità per la chiusura del ponte, nel Basso Piave non sono segnalate né previste altre criticità. Anche perché da ore ha smesso di piovere ed è cessato pure il forte vento che nella serata di martedì 8 ha causato blackout e sbalzi di corrente diffusi su tutto il territorio.
Chiuso il ponte di barche a Revedoli
A causa della prevista piena del Piave è stato chiuso nella mattinata di mercoledì 9 ottobre anche l’altro ponte di barche del Basso Piave, quello in località Revedoli, che collega Cortellazzo a Eraclea Mare.
Dalle autorità è stato lanciato un invito a tutta la cittadinanza a non recarsi a curiosare sulle aree golenali e in prossimità dei canali.
La situazione a Noventa
Intanto la situazione è sotto stretto monitoraggio a Noventa di Piave.
Mercoledì sera, intorno alle 22.30, si è tenuto un vertice tra il sindaco Claudio Marian e la protezione civile per valutare se attivare il sistema di paratie mobile per chiudere il varco arginale e preservare il paese dalla piena. Il livello del fiume è salito, ma è rimasto sotto la soglia di guardia, per cui è stato deciso per il momento di non avviare le procedure di chiusura.
Ma in queste ore a destare preoccupazione è la situazione a monte. Si sta cercando di capire se in montagna tornerà a piovere. E, soprattutto, quanta acqua, dopo le forti piogge di martedì, sarà rilasciata dagli invasi a monte. La preoccupazione è per mercoledì, ma anche per giovedì. Per questo nelle prossime ore il sindaco tornerà a valutare con protezione civile e Regione, se avviare le procedure di chiusura del varco.
La situazione nel Portogruarese
Una massa d’acqua sta scendendo a valle dal Friuli verso il Portogruarese nella mattinata di mercoledì 9 ottobre. Il vento però è sparito ed è pure spuntato il sole per diversi minuti prima di annuvolarsi.
Enel sta verificando le cause dei black out di martedì sera in tutto il Portogruarese.
«La maggior parte dei clienti è stata rialimentata attraverso le manovre da remoto in telecontrollo effettuate dai tecnici del Centro operativo di esercizio e successivamente tramite le manovre manuali sul posto da parte delle squadre di pronto intervento», spiegano da Enel, «Per un numero circoscritto di cliente si è resa necessaria la posa di gruppi elettrogeni».
Quanto ai fiumi, il colmo di piena del Monticano è transitato a Vazzola con livelli di poco inferiori alla seconda soglia di allertamento; il Meschio presenta livelli sostenuti in diminuzione alle sezioni monitorate. Il colmo è transitato alle 22:30 alla sezione di Cordignano.
Il Livenza a monte presenta livelli in crescita alla sezione di San Cassiano dove è stata superata la prima soglia di allertamento. Ma la massa d’acqua ancora non c’è. A Caorle non c’è vento e il mare riceve. Il Tagliamento ha livelli in crescita nelle sezioni montane del bacino.
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