Allergia dopo aver usato un giocattolo

Eruzione cutanea sulle braccia di una bimba, colpa di una sostanza tossica: materiale sequestrato in un deposito di Jesolo
Di Carlo Mion
PELLICANI MARGHERA 27.04.2009 Via delle Industrie incendio deposito di carbone © lightimage-Bertolin
PELLICANI MARGHERA 27.04.2009 Via delle Industrie incendio deposito di carbone © lightimage-Bertolin

Solo il nome mette paura: cicloesanone. Fa anche male soprattutto se viene a contatto della pelle. Ne sa qualcosa una bambina che giocando con una pallina che lo conteneva si è ritrovata la pelle delle braccia piena dei segni dell’allergia dovuta a questa sostanza. Dopo la denuncia del padre è intervenuto il Servizio vigilanza prodotti e lotta alla contraffazione che ha fatto sequestrare i giocattoli che lo contengono.

A seguito della segnalazione di un consumatore di Mestre, che aveva riscontrato un’eruzione cutanea sulle braccia della figlia di 8 anni che aveva giocato con una pallina con ventose acquistata in distributore automatico. Gioco prodotto in Slovenia e distribuito in Italia da un importatore che ha sede a Jesolo: il servizio della Camera di Commercio ha ricostruito tutta la filiera.

Nell’ambito degli accertamenti di polizia amministrativa gli ispettori della Camera di Commercio sono quindi intervenuti in un deposito di Jesolo sequestrando in via cautelare tutti i giocattoli che il rivenditore ha provveduto a ritirare dal mercato.

Le successive indagini chimico fisiche, svolte sui campioni prelevati, eseguite presso un laboratorio accreditato, hanno rivelato un esito preoccupante: nel giocattolo analizzato la verifica di solventi residui ha infatti evidenziato la presenza di cicloesanone in una concentrazione pari a 4588 mg/kg, sostanza classificata al livello europeo come infiammabile e nociva per la salute.

Ma, stranamente, per le leggi italiane mancherebbe una norma specifica volta a regolamentare la concentrazione di questa sostanza: questo nonostante la presenza di cicloesanone sui giocattoli sia già stata a più riprese segnalata dalle competenti autorità europee come pericolosa.

«Da sottolineare come, grazie all’opera di informazione e sensibilizzazione dei nostri ispettori, che normalmente si accompagna agli interventi di controllo, il distributore del prodotto sospetto avesse nel frattempo già provveduto ad eliminarlo cautelativamente dal proprio assortimento», ha spiegato il dottor Mario Feltrin, responsabile del Servizio vigilanza prodotti. «Ora procederemo a segnalare al Ministero dello Sviluppo Economico la presenza di cicloesanone sul giocattolo analizzato, al fine di rendere possibile l’adozione degli opportuni provvedimenti cautelativi su scala nazionale».

La Camera di Commercio invita i consumatori a segnalare tempestivamente per iscritto al Servizio vigilanza prodotti eventuali giocattoli che emanano odore particolarmente sgradevole, pungente e penetrante di gomma o di mandorle: la segnalazione dovrà indicare una sommaria descrizione del prodotto e il luogo in cui è stato visto in commercio.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia