Allegri, teneri o pulp. I “Racconti di Natale” dei lettori

C’è chi ha immaginato un Natale chiacchierando con Socrate, Barbara d’Urso e Alemanno, chi tra le bombe nell’inferno di Peshawar
Premiazione del concorso "Il racconto di Natale" indetto dalla Nuova Venezia
Premiazione del concorso "Il racconto di Natale" indetto dalla Nuova Venezia

MESTRE. C’è chi ha immaginato un Natale chiacchierando con Socrate, Barbara d’Urso e Alemanno, chi tra le bombe nell’inferno di Peshawar. Chi si è inventato un pulp noir un po’ demenziale tra i doni sotto l’albero, chi una storia dura con una nonna costretta a internare il nipote malato e violento. Il primo “bravo” è però per i più giovani: bimbi delle elementari guidati dalle maestre, ragazzi di 12 anni e ragazze di 16 che hanno scritto la loro storia e poi l’hanno consegnata a “la Nuova di Venezia e Mestre”.

Sono i protagonisti del concorso “I racconti di Natale”, che ha invitato i lettori a tirare fuori lo scrittore che è in loro. Decine le storie arrivate alla mail de “La Nuova” e pubblicate sul sito del giornale: in molte si snoda il racconto di storie personali, ricordi d’infanzia, la memoria al padre che non c’è più, alla figlia andata via di casa. Storie dolorose e storie tenere, dove la scrittura si f a intima: per questo le abbiamo lasciate alla sfera privata, senza metterle in “competizione”. Perché ogni concorso che si rispetti deve avere i suoi vincitori, alla fine sono rimaste dieci storie.

In “Un altro Natale”, Enrico Baldin (12 anni di Ceggia), immagina un futuro oppresso dallo smog: la curiosità di un bimbo per la festa dimenticata, risveglia la coscienza degli adulti per il rispetto della Terra. Ne “La magia del Natale” Erik Filini (anche lui dodicenne di Ceggia, una entusiasta insegnate di italiano in comune con Enrico) racconta dell’incontro umano e affettuoso di un bimbo di 9 anni con un clochard. Poi c’è l’allegra “Filastrocca auguri per tutti” scritta dai bimbi delle classi IV A e B della scuola elementare Bernardo Canal di Venezia, con la loro maestra. “Lo Spirito del Natale” è, invece, l’appassionato “sonetto” di Aurora Sartori (16 anni) dedicato a quel vento caldo che viene dal nord e odora di zenzero e cannella. Spensierata allegria un po’ folle e riflessioni dolenti sul lato più oscuro della vitanelle storie di Natale più adulte. Così, nel surreale e divertente “Natale con chi vuoi” Paola Teson (28 anni, Cavarzere) invita al pranzo di Natale Socrate, Freud, Orietta Berti e Barbara d'Urso.

Storia dura, struggente (e ben scritta) di una nonna costretta ad internare il nipote violento è quella narrata dal giovane Nicolò Busetto (Venezia) nel suo “Ricordo di un Natale che verrà”. Eleonora Speranza Nalesso (di Marano di Mira) si aggira senza troppo entusiasmo in una New York agghindata a festa, finché in coda al bancomat incontra Isabel Allende, la scrittrice più amata e con lei prende “Un caffè mi riconciliò con il Natale”. Forte e profondo “Il Natale che non mi aspettavo”di Enrica Scabin: quello di una giornalista nell’inferno a Peshawar. In “Almeno a Natale” Stefano Pentassuglia racconta, invece, la Vigilia di un uomo lasciato dalla sua donna e dell’incontro con una madre e la sua bimba di 7 anni. E poi la follia scanzonata e allegra di “Gory Tex & Pulpy Fix Episodio 6 Regalo di Natale” di Roberto Scudeletti, con l’improbabile dono di due improbabili gangster. Quale dono ai nostri scrittori? Libri, naturalmente.

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