Allarme per il virus “West Nile” in tutto il Veneto orientale

Positivo un pool di zanzare catturate di recente nel territorio del Comune di Jesolo L’Usl 4 ordina azioni di disinfestazione. Il sindaco Zoggia: «Contagio molto raro» 
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LA SEDE DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO CHE HA ACCERTATO LA PRESENZA DELLE ZANZARE POSITIVE AL WEST NILE VIRUS
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - LA SEDE DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO CHE HA ACCERTATO LA PRESENZA DELLE ZANZARE POSITIVE AL WEST NILE VIRUS

JESOLO. Zanzare infette, torna l’incubo West Nile. Le trappole nella rete regionale di sorveglianza hanno catturato alcuni insetti anche a Jesolo. Il 12 giugno, come precisato in una circolare dell’Usl 4, protocollo 37764, sono state catturare delle zanzare a Jesolo, risultate positive al virus. Tre pool di zanzare del tipo “Culex pipiens” risultate positive al West Nile Virus. Nella nota ufficiale i vertici dell’azienda hanno parlato di Comune del Veneto orientale senza specificarlo. Ma altre comunicazioni erano state diramate nei comuni del territorio in cui specificamente veniva menzionato il caso di Jesolo, uno degli ultimi rilevati.

Ad accertare la presenza del virus negli insetti è stato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che ha immediatamente informato il personale del dipartimento di prevenzione della Usl4 in modo da far scattare le previste azioni di prevenzione per evitare che questo virus possa essere trasmesso alle persone attraverso la puntura di zanzara infetta. Una volta ricevuta la segnalazione, il dottor Luigi Nicolardi, direttore del Dipartimento di Prevenzione Usl 4, ha invitato i 21 comuni dell’azienda sanitaria a intervenire come previsto dal protocollo regionale. Dovranno potenziare le azioni di disinfestazione programmate e valutandone l’efficacia secondo le metodologie descritte nel piano regionale di contrasto ai vettori di malattie infettive.

Tutti i Comuni sono stati inoltre invitati anche a programmare nuovi interventi adulticidi in occasione di manifestazioni pubbliche all’aperto, quali sagre, fiere, concerti e altri eventi in cui si radunino tante persone. Fondamentale anche la parte informativa. Sempre il dottor Nicolardi ha sollecitato i sindaci a informare e sensibilizzare la popolazione nell’adottare misure idonee a contrastare la proliferazione delle zanzare nelle aree di proprietà e a ridurre il rischio di contatto uomo-vettore mediante l’utilizzo di repellenti e con un abbigliamento adeguato.

«Purtroppo non siamo l’unico ambito territoriale del Veneto ad aver rilevato la presenza di vettori infetti da West Nile Virus», ha precisato il dottor Nicolardi, «quindi le contromisure vanno assunte su ampia scala: dalla disinfestazione antilarvale a quella adulticida, sia nelle aree pubbliche che in quelle private dove il pubblico non può intervenire, senza tralasciare le dovute protezioni per difendersi dalle punture di zanzara. Va ricordato che questo virus può essere molto pericoloso se infetta persone anziane fragili o con altre malattie, nelle quali può causare gravi forme di meningoencefalite, mentre nelle persone sane e nella maggior parte dei casi dà luogo ad un quadro clinico simile all’influenza dopo circa 2 settimane dalla puntura della zanzara infetta». Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, rassicura: «Si tratta di un piccolo focolaio, e il contagio è molto raro, mentre i casi gravi a livello neurologico sono davvero rarissimi, l’1 per cento, quando interagiscono altre patologie. Generalmente i sintomi sono una leggera febbre con dolori articolari per un paio di giorni. Non c’è assolutamente da allarmarsi». Jesolo, come altre località turistiche della costa veneziana, è già piena di turisti e pendolari che affollano le spiagge, i locali e le aree pubbliche della città in occasione di eventi o concerti. E' chiaro che una simile notizia di focolai di zanzare infette può avere un effetto dirompente in piena stagione, anche se non ci sono stati casi di infezione accertati tra le persone. —


 

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