Allarme invasione del gambero killer: «Non si può fermare»

La specie importata dagli Usa è voracissima e distrugge larve di pesci e girini. Il biologo: «È commestibile ma nocivo per l’organismo» 
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA' - IL GAMBERO ROSSO DELLA LUISIANA TROVATO SULLA STRADA NELLA FRAZIONE DI FOSSA'
DE POLO - TOMMASELLA - SAN DONA' - IL GAMBERO ROSSO DELLA LUISIANA TROVATO SULLA STRADA NELLA FRAZIONE DI FOSSA'

SAN DONA'. Gambero “killer”, i canali del basso Piave e litorale sono ormai infestati. Le segnalazioni arrivano di continuo e anche i biologi sono preoccupati: «Ormai non si possono più fermare». . Nei giorni scorsi sono stati segnalati a Fossà e altre frazioni del sandonatese, poi verso il mare, dove in certi canali hanno formato quasi dei “tappeti” del colore caratteristico rosso. Il gambero della Louisiana, “Procambarus clarkii”, come l’affine Procambarus alleni, è una specie aliena, originaria delle aree palustri e fluviali degli Stati Uniti centro-meridionali e del Messico nord-orientale

. In Italia fu importato in Toscana dalla Louisiana da un’azienda di Massarosa, vicino al Lago di Massaciuccoli, per un tentativo di commercializzazione perché le carni sono prelibate se allevato in acque pulite. Si è poi diffuso, complice anche l’irresponsabilità degli allevatori e la mancanza di politiche di gestione ordinata dell’immissione di nuove specie. Ed è arrivato anche qui. Il dottor Andrea Tomei, biologo marino, non nasconde la sua preoccupazione.

«Come il pesce siluro, la tartaruga Trachemis o la nutria», spiega il biologo jesolano, «una volta che è arrivato e si è riprodotto e sarà difficilissimo da eliminare. Noi abbiamo già quasi perduto la tartaruga nostrana Emys orbicularis, soppiantata da quella americana, i siluri divorano i pesci più piccoli nei fiumi, le nutrie non si riescono a eliminare. Il gambero killer mangia di tutto, è voracissimo, addirittura cannibale: si mangiano tra di loro. Distrugge larve di pesci e girini. È vero che è commestibile, ma le sue carni abbondano di metalli pesanti e possono essere nocive per il nostro organismo se non sono allevati in acque pulite. Prediligono quelle dei corsi d’acqua lenti o fermi, come i canali spesso inquinati. E hanno ormai eliminato il gambero nostrano pressoché assente». —

G.Ca.
 

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