Allarme crack anche nel Bosco

Spaccio all’Osellino attorno alla torretta, cassaforti abbandonate. I residenti: «Serve più vigilanza»
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino

MESTRE. Anche i boschi hanno bisogno di vigilanza, oltre che di fondi per le manutenzioni. Al Bosco dell’Osellino, a fianco del quartiere Pertini, i residenti del comitato di quartiere sono in allarme: nel bosco, che è uno scrigno di biodiversità, si va anche a fumare crack. Bottiglie di plastica con tubi di gomma si trovano regolarmente a terra sul paiolato, mezzo distrutto, sotto alla torre di avvistamento, quella utilissima ai vigili del fuoco, per esempio, per controllare dove intervenire in caso di incendio.

Una passeggiata dentro al parco, che di sera non è illuminato e si svuota di persone impegnate a camminare e correre, ed ecco apparire le bottiglie usate per inalare crack e i copertoni di camion usati come poltrone. Su una delle panchine sono stati lasciati alcuni cartoni, segno che qualcuno viene qui per dormire. E la torretta di avvistamento ha un lucchetto con catena che chiude l’accesso alla scaletta.

Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino


«Chi ha le chiavi? Non vorremmo mai che quanti vengono qui la sera per drogarsi, lontano da occhi indiscreti, abbiano posizionato quella catena, a fianco del vecchio lucchetto del Comune, che è rotto, per avere un accesso “esclusivo”, ad un luogo che è invece pubblico e andrebbe rispettato da tutti», dicono i residenti del comitato Pertini.

I cittadini sono preoccupati soprattutto che i bambini delle scuole che vorrebbero vedere tornare in massa per le visite a questo Bosco pieno di alberi, uccelli, animali, non incappino nelle tracce del passaggio di consumatori e spacciatori. Un problema vero, in una città che ha il primato nazionale di overdose. E che coinvolge i parchi ma ora anche i boschi, più discreti.

La vigilanza è tema difficile, ammette Gianni Caprioglio, presidente dell’Istituzione Bosco e grandi parchi. «Bottiglie per inalare crack? Girerò subito la segnalazione al direttore che è Marco Agostini, comandante della polizia locale. Per i grandi parchi abbiamo un servizio di vigilanza privata da tempo. Per il presidio dei boschi è invece più difficile, ma vedremo come intervenire», ci spiega l’architetto.

Caprioglio annuncia anche un progetto interessante per parchi, boschi e aree verdi vicino ai forti, come il Carpenedo. Un laboratorio di studio e ricerca sulla biodiversità, che dovrebbe garantire un rilancio di questi “polmoni” verdi che sono un vanto di Mestre. Ci sta lavorando l’istituzione assieme a ricercatori e Università per un rilancio di spazi verdi che sono diventati patrimonio della città.

L’area del Bosco dell’Osellino è grande otto ettari. I cittadini del comitato dicono che tengono gli occhi aperti ma di più non possono fare. «Di giorno si va a camminare, a correre a piedi o in bici. C’è via vai di persone con la bella stagione. Ma di sera è diverso. Siamo in cento nel gruppo di controllo del vicinato, ma è impensabile per noi sostituirci alle forze dell’ordine. A questo bosco ci teniamo, abitare qui vicino è motivo di vanto. Ci si sente meno in periferia».

Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino


Ma, ammettono, dentro ci finisce di tutto: anche cassaforti abbandonate. Vicino allo svincolo per via Vespucci, in mezzo all’erba da mesi giace una cassaforte, senza più la porta, fatta saltare. Cosa conteneva? Oggi si è riempita di foglie e acqua.

Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre/ Sopralluogo del quartiere Pertini e dell'adiacente Bosco dell'Osellino


Altro problema è quello delle manutenzioni, vista la penuria di fondi pubblici per il verde urbano. «Hanno installato anni fa, sotto la passerella ciclopedonale b da via Vespucci, una struttura per i bagni pubblici, che sono chiusi dopo essere stati vandalizzati. Una spesa che si è rivelata inutile visto che sono impraticabili da anni. I bagni servono ma andavano collocati più verso i caseggiati per risultare maggiormente controllabili. Così come la passerella ha bisogno di un decisivo restyling», dice Giorgio Rocelli del comitato cittadini.

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