Allarme cinghiali nel Basso Piave
MUSILE. Una quindicina di cinghiali si aggirano tra Basso Piave e litorale. Attraversano strade, invadono giardini e orti, soprattutto di notte, visto che in questo periodo di mietitura del mais e soia sono rifugiati durante il giorno. A Musile, in via Stanga, hanno divelto una recinzione metallica del giardino di una famiglia. Danni nelle campagne, mentre hanno anche provocato alcuni incidenti automobilistici.
L'assessore provinciale Canali, il sindaco Andrea Cereser, il comandante della polizia provinciale Alessio Bui, in collaborazione con i veterinari dell'Asl di San Donà e Belluno, hanno organizzato nella sala riunioni dell'istituto Zooprofilattico un corso sulle modalità di abbattimento e trattamento delle carni degli animali selvatici, secondo la normativa vigente. Saranno donate agli istituti benefici le carni regolarmente macellate provenienti da eventuali abbattimenti di questi animali da parte degli agenti della polizia provinciale. Al corso, con tanto di attestato dopo un breve esame, hanno partecipato una sessantina di agenti delle polizie provinciali di Vicenza, Padova e Rovigo, il corpo forestale dello Stato sezione di Treviso, la polizia locale di San Donà e Caorle, quindi diversi cacciatori e guardie volontarie della zona che collaborano con la polizia provinciale di Venezia. L'assessore Canali ha voluto ringraziare gli agenti che hanno effettuato anche appostamenti notturni in zone boschive, in particolare nelle grave del Tagliamento e in Brussa di Caorle. Vengono impiegati tiratori scelti muniti di strumenti di ultima generazione per la visione notturna. «Di norma i cinghiali non attaccano l'uomo», ha spiegato l'assessore Canali assieme al comandante, Alessio Bui, «se non feriti, quindi se vengono rilevati degli avvistamenti, o danni presso abitazioni, si può contattare la polizia provinciale al numero verde 800128580». (g.ca.)
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