Allarme bomba, evacuate le Poste

Valigia scura nell’atrio esterno, recintato piazzale Donatori di sangue: 70 persone tra dipendenti e clienti lasciano l’edificio
Di Francesco Furlan
Allarme bomba a causa di una valigia sospetta davanti alle poste centrali a Mestre
Allarme bomba a causa di una valigia sospetta davanti alle poste centrali a Mestre

Allarme bomba ieri alle 11.30 all’ufficio centrale della Poste, in piazzale Donatori di Sangue. A far scattare i timori di una possibile esplosione - nel giorno in cui il premier Matteo Renzi era in Veneto - è stata una vecchia valigia scura, struttura rigida, abbandonata all’ingresso dell’ufficio postale, nell’atrio esterno al quale si accede dopo alcuni gradini. Il primo a chiamare la centrale operativa della polizia è stato un avvocato, in coda agli sportelli, che ha notato la valigia, probabilmente abbandonata a metà della mattinata. Poco dopo anche il vicino edicolante ha informato un’impiegata dell’ufficio postale, mentre sul luogo stava già arrivando la polizia.

L’ufficio è stato fatto evacuare: circa 70 persone, tra dipendenti e clienti, sono stati fatti allontanare con calma dagli agenti, per evitare scene di panico, così come le persone ferme nel piazzale, o sedute sulle panchine. Interdetto il traffico con il nastro a bloccare pedoni e ciclisti sul versante di corte Legrenzi, all’altezza dell’osteria Da Gino, in via Rosa e dal lato di via Carducci. Sul posto, mobilitati dagli uomini della centrale operativa della polizia, che hanno coordinato l’intervento, sono arrivati carabinieri, polizia, vigili del fuoco e anche un’ambulanza del Suem, nel caso in cui fosse stato necessario soccorrere qualcuno. Poco dopo mezzogiorno sono arrivati anche gli artificieri da Venezia - ieri impegnati anche per i servizi di bonifica a Treviso per la visita di Renzi. Gli specialisti hanno indossato la specifica muta, si sono avvicinati alla valigia, hanno verificato che fosse vuota e, con una micro-carica - come si usa in questi casi - l’hanno fatta brillare a distanza. Un’esplosione controllata. Il botto si è avvertito verso le 12.30, con decine di curiosi a guardare cosa stesse accadendo, mentre il direttore dell’ufficio postale aspettava informazioni su come comportarsi, per la riapertura degli sportelli.

Come hanno potuto verificare non solo gli artificieri, ma anche gli altri uomini delle forze dell’ordine la valigia non conteneva nulla. Era chiusa, ma vuota. Probabilmente dimenticata da qualcuno che se ne voleva disfare, anche se resta difficile capire perché l’abbia lasciata proprio all’ufficio postale. C’è una telecamera che controlla l’ingresso, ma è puntata sul postamat, quindi non sarebbe riuscita a riprendere chi ha abbandonato la valigia, probabilmente vecchia di almeno vent’anni. Alle 12.40 circa l’ufficio postale ha ripreso regolarmente il servizio, con decine di persone che aspettavano di poter entrare, mentre in contemporanea è stato riaperto al traffico piazzale Donatori di Sangue. L’ultimo allarme bomba provocato da una valigia risale allo scorso 23 dicembre, alla sede della Uil di via Bembo. Proprio mentre gli artificieri stavano indossando le mute per intervenire arrivò una signora a spiegare che l’aveva lasciata lì perché lo considerava un posto sicuro, giusto il tempo di fare due commissioni.

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DELL’ESPLOSIONE DELLA VALIGIA

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