Allarme bomba, era un thermos
Abbandonato su una panchina all’esterno dei giardini della Biennale
Interpress/gf.tagliapietra , 15.11.2015.- Alarme bomba in campo S:Apostoli
VENEZIA . Allarme bomba nell’area esterna ai giardini della Biennale ieri poco dopo l’ora di pranzo. A far scattare l’intervento, attorno alle 16, un thermos abbandonato sopra una panchina nella zona della biglietteria della Biennale. A quel punto è partita la chiamata ai vigili del fuoco da parte di alcuni passanti, i quali si sono insospettiti e hanno ritenuto doveroso contattare le forze dell’ordine.
Immediatamente sono scattate le procedure di sicurezza che vengono messe in atto in questi casi nell’ambito delle procedure anti terrorismo. Sono arrivati gli artificieri dei carabinieri, l’area è stata recintata con del nastro bianco e rosso, resa off limits. L’allarme si è concluso attorno alle 17.30, quando la situazione è tornata alla normalità. Anche questa volta, si trattava solo di un oggetto abbandonato da qualcuno, che evidentemente non ha pensato potesse causare tanto allarme e apprensione tra i passanti che si recavano alla Biennale o ai giardini.
Si tratta dell’ennesimo allarme bomba degli ultimi giorni. L’attenzione è massima da parte delle forze dell’ordine, ed anche dei turisti e delle persone che si recano in visita a Venezia e che temono possibili attentati, specialmente dove ci sono grandi affollamenti di persone. Di media in queste ultime settimane a Venezia, si è verificato un allarme bomba ogni due giorni, il che significa decine di interventi del personale dei Vigili del fuoco e degli artificieri dei carabinieri.
Solo qualche giorno fa in un piazzale Roma blindato come mai prima per le misure antiterrorismo, era scattato l’ennesimo allarme bomba per un trolley abbandonato in un cestino del garage comunale, vicino allo sportello bancomat al primo piano d’ingresso dove si trovano le casse. Come negli altri casi è scattato il protocollo di sicurezza: evacuato il piano d’ingresso delle casse (con conseguenti ritardi per gli utenti che dovevano pagare) e sono stati fatti uscire i dieci dipendenti dell’ufficio Avm.
Marta Artico
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