Allarme bomba all’asilo nido
MIRANO. Allarme bomba all’asilo, bambini fatti uscire in strada al freddo, poi l’annuncio: si è trattato di un falso allarme. Trambusto ieri mattina all’asilo interaziendale Zanetti-Meneghini, in via Bastia Entro, dietro al duomo di Mirano, in pieno centro storico. Una telefonata anonima, con voce di donna, ha avvertito della presenza all’interno dell’istituto di un ordigno esplosivo.
Sul posto si sono precipitate le forze dell’ordine, che hanno messo in atto i protocolli d’emergenza previsti per casi simili: evacuazione dei locali e sopralluogo, sia all’interno dell’edificio che nel cortile, per accertare l’effettiva presenza di pericoli all’interno del perimetro della scuola. Alla fine il rientrato allarme.
Sono stati però attimi di tensione e soprattutto di disagio, con i bambini, anche molto piccoli (l’asilo è sia scuola materna che nido e accoglie bambini dai 6 mesi ai 5 anni) costretti a uscire dall’asilo e rimanere al freddo.
Come spesso avviene tutto si è risolto in una odiosa goliardata, uno scherzo di cattivo gusto che ha creato però non pochi problemi all’istituto e soprattutto ai genitori, costretti a lasciare il posto di lavoro. Anche perché, nonostante l’allarme sia rientrato già alle 9.30 e le forze dell’ordine abbiano dato il nulla osta al ritorno in aula, la scuola ha preferito chiudere (riaprirà comunque oggi, senza problemi).
Partite intanto le indagini per risalite all’autrice del gesto, per la quale è pronta una denuncia penale per procurato allarme, al momento ovviamente formulata contro ignoti. La maggior parte dei bambini ieri mattina è subito rientrata a casa, alcuni, in attesa dell’arrivo dei genitori, sono stati trasferiti in via precauzionale all’asilo nido comunale “L’Aquilone”, in via Meneghetti, nel quartiere Gramsci.
Del caso, in stretto contatto con il commissario della polizia locale Stefano Sorato, si è occupato anche il sindaco Maria Rosa Pavanello, che ha coordinato il trasferimento dei piccoli: «Inizialmente 15 bambini sono stati trasferiti al nido comunale», spiega, «poi ne sono rimasti quattro in attesa dell’arrivo dei genitori. Abbiamo dato l’ok per l’accoglienza all’Aquilone e offerto, nel caso, anche la disponibilità di aprire il teatro».
La rabbia dei genitori si è riversata anche sui social network, con i peggiori auguri per l’autrice del gesto. Nella follia di questa mattinata e nell’indignazione generale c’è però spazio anche per una nota positiva: proprio i più indignati, mamme e papà, hanno voluto ringraziare i carabinieri per il tempestivo intervento e la soluzione in tempi rapidi del caso e anche le educatrici e il personale dell’asilo, per aver saputo mantenere la calma e trasmetterla ai bambini, facendo diventare l’evacuazione un bel gioco di Natale.
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