Allarme a palazzo Granaio, piove dentro
CHIOGGIA. Pioggia dentro a palazzo Granaio. L’edificio più storico della città non ha retto ieri alla mole d’acqua caduta nella notte cedendo in alcuni punti del tetto. Le infiltrazioni sono state subito notate dalle attività commerciali del pianoterra che hanno avvertito gli uffici lavori pubblici trattandosi di un edificio comunale. Per ovviare al problema è stato effettuato un intervento tampone con un telo impermeabilizzante, ma la risoluzione arriverà solo con l’intervento di restauro, atteso da 30 anni, che dovrebbe partire in primavera. «Ancora qualche mese e partiremo con i lavori», assicura l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «i vincoli del Patto di stabilità ci avevano costretto a rimandare l’intervento previsto lo scorso anno. Abbiamo comunque tamponato subito le infiltrazioni». L’intervento di restauro è stato fortemente rallentato dalle rimostranze delle attività che si trovano al pianoterra. Per la pescheria non ci sono problemi perché potrà continuare a lavorare anche durante il cantiere, mentre per i due pubblici esercizi, la gelateria e il negozio di pipe artigianali si sta pensando di concordare un indennizzo o una sistemazione alternativa provvisoria. Le infiltrazioni, che seguono la caduta di pezzi di intonaco lo scorso inverno, riaccendono la polemica del consigliere Fortunato Guarnieri sui tempi del restauro: «Un anno fa», spiega, «la giunta ci aveva promesso l’avvio dei lavori entro qualche mese e non si è visto nulla. Ora ci ripete la stessa cosa. Intanto l’edificio più storico della città sta crollando a pezzi». «Se l’intervento era così urgente», ribatte Rossi, «perché nei 10 anni in cui Guarnieri è stato sindaco non ha realizzato il restauro? Comunque non si è verificato nessun crollo, solo infiltrazioni». (e.b.a.)
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