Alla “Vogalonga” su una barca siciliana

TREPORTI. I regatanti della società remiera Canottieri Treporti parteciperanno alla “Vogalonga” di domenica vogando alla veneta su una “nassarola”, modello riprodotto di un’antica barca a vela...

TREPORTI. I regatanti della società remiera Canottieri Treporti parteciperanno alla “Vogalonga” di domenica vogando alla veneta su una “nassarola”, modello riprodotto di un’antica barca a vela siciliana proveniente da Catania.

A restaurare l’antico natante per 8 o 9 vogatori seduti è stato il presidente della Canottieri Treporti, Giuseppe “Bepi” Piovesan in persona, che l’ha riadattato per utilizzarlo vogando in piedi alla veneta, come si usa nella laguna veneziana. La barca da pesca “con le nasse” o “con i palamiti” era stata precedentemente costruita nel marzo 2005 nel cantiere Grasso dal mastro Giuseppe Grasso di Catania recuperando i progetti dell’antica imbarcazione in uso fino alla prima metà del Novecento e che ormai non veniva più prodotta da decenni.

«Abbiamo voluto fare un omaggio alla terra siciliana», spiega Piovesan «in onore di un nostro associato che, arrivando dalla Sicilia, si è innamorato della laguna veneziana e della tradizione remiera delle nostre terre d’acqua».

«La barca l’ho chiamata Santa Lucia», dichiara il catanese Aldo Battaglia, «perché è la santa che unisce Venezia alla Sicilia. Come racconta la storia della santa, Lucia era siracusana ma le spoglie sono a Venezia, come lei questa barca vuole unire le due tradizioni remiere». Domenica alla Vogalonga lo stesso presidente Piovesan e una leggenda del remo come Giancarlo Falcer faranno parte dell’equipaggio veneto che avrà l’onore di salirvi. (f.ma.)

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