Alla ricerca dei sopravvissuti al terremoto con tsunami di Mestre

Si chiama Modex Falck 2013 ed è la più grande esercitazione europea per addestrare le squadre di protezioni civile del Vecchio Continente a lavorare insieme

MESTRE. Terremoto e tsunami, morti e feriti sul campo, centinaia di volontari giunti da Estonia, Inghilterra (con i cani addestrati alla ricerca persone), Ungheria e Austria per dare soccorso a un Paese sotto dittatura. È questo lo scenario ricreato dall’Unione Europea per la grande esercitazione di protezione civile denominata Modex Falck 2013, iniziata alle 18.30 di ieri.

Uomini, unità cinofile e mezzi sono arrivati al deposito dell’Esercito di Campalto, per l’occasione trasformato in linea di frontiera. Quindi si sono accampati a Forte Marghera e oggi hanno iniziato le operazioni simulate di ricerca e soccorso in quattro diversi scenari: l’ospedale al Mare del Lido, le isole di Poveglia e San Giorgio in Alga, e la via Castellana sotto la tangenziale. Stanno collaborando anche i volontari di Protezione civile di Venezia e Lido, molte le comparse per simulare morti e feriti, quindi le forze dell'ordine e la Polizia penitenziaria.

Domani l’esercitazione si concluderà con l’intervento ricreato al Comando dei vigili del fuoco di Mestre per il crollo di un supermercato, ma anche inscenando le proteste della popolazione per soccorsi non all’altezza e scarsa comunicazione verso le famiglie delle vittime.

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