Alla “Festa della Repubblica” applausi alle parole di Napolitano

Cerimonie a San Marco, in piazza Ferretto e a Favaro. Il sindaco Orsoni: «Sessantotto anni fa gli italiani hanno sperato nella costruzione di un grande Paese, adesso dobbiamo continuare ad avere fiducia»
INTERPRESS/GF-TAGLIAPIETRA. ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA IN PIAZZA SAN MARCO.02.06.2014
INTERPRESS/GF-TAGLIAPIETRA. ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA IN PIAZZA SAN MARCO.02.06.2014

MESTRE. Numerose e partecipate sono state le celebrazioni organizzate ieri nel Comune di Venezia per la sessantottesima Festa della Repubblica. In piazza San Marco a Venezia e in piazza Ferretto a Mestre si sono svolte le cerimonie ufficiali dell’alzabandiera alla presenza del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e delle autorità civili e militari.

Nelle due piazze si è ripetuta la celebrazione dell’alzabandiera, alla presenza di ex combattenti e reduci e di cittadini che hanno voluto presenziare alle cerimonie che si sono aperte con la lettura del messaggio, applaudito, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, impegnato ieri con il premier Matteo Renzi alla parata ai Fori Imperiali. Nel suo messaggio il capo dello Stato ha ricordato il 68° anniversario della Repubblica e i cent'anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale, evento che ha segnato la storia italiana ed europea. «Gli Stati europei, che un secolo fa si combattevano con feroce accanimento, oggi sono uniti sotto la stessa bandiera. Nel nome di comuni valori di libertà, giustizia ed eguaglianza, perseguono insieme la prosperità, lungo un irrinunciabile percorso di integrazione economica, politica e istituzionale», ha detto il presidente.

Il sindaco di Venezia ha partecipato poi alla commemorazione del 2 giugno a Favaro, dove in piazzale Cavalieri della Repubblica Italiana l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, in collaborazione con la Municipalità del presidente Ezio Ordigoni, è stata organizzata una cerimonia di deposizione di una corona d’alloro e l’alzabandiera. Assieme al sindaco c’erano il vicesindaco Sandro Simionato, il prefetto Domenico Cuttaia e il questore Vincenzo Roca.

Orsoni, ringraziando le associazioni e la comunità di Favaro per l’impegno nell’aver organizzato le cerimonie, ha sottolineato come sia forte fra i cittadini lo spirito di appartenenza al nostro paese: «Quello stesso spirito di appartenenza che ha caratterizzato i cittadini italiani che 68 anni fa hanno sperato nella costruzione del grande Paese che poi è diventato. Potremo continuare ad essere un grande Paese se sapremo avere quella stessa fiducia di allora», ha detto il sindaco.

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