Alla Fenice un concerto per aiutare i detenuti
VENEZIA. In carcere manca tutto: carta igienica, sapone, dentifricio, fogli e penne per scrivere lettere a casa. Così, le cooperative sociali Il Cerchio e Rio Terà dei Pensieri e i volontari de Il granello di Senape hanno organizzato per lunedì 28, alle 20, un Concerto di beneficenza alla Fenice, grazie alla piena collaborazione della fondazione lirica e dell’Orchestra Filarmonica del teatro. In programma musiche di ‹ajkovskij, Saint-Saëns, Vivaldi, Albéniz, De Falla, Piazzolla, dirette da Omer Meir Wellber, con Jacob Reuven al mandolino. Biglietti a 25-15 euro, acquistabili nelle filiali della banca popolare di Vicenza e nella rete Hellovenezia o la sera stessa del concerto: tolte le spese vive, tutto il ricavato andrà nell’«acquisto di prodotti di prima necessità per le ristrette e i ristretti degli istituti penali di Venezia».
«L’anno scorso, con il concerto gospel al Goldoni», ricorda Gianni Trevisan, della Coop il Cerchio, «sono stati raccolti 3 mila euro, che abbiamo speso per comprare una lavatrice per Santa Maria Maggiore, 500 dentifrici e spazzolini, altrettante risme di carta A3 e penne per le lettere di ristretti e ristrette». Oggi il carcere maschile ha 300 detenuti, su una capienza di 170 persone, 240 “tollerabili”: quest’estate erano 370. Solo pochissimi riescono a lavorare nei laboratori, mentre il carcere femminile della Giudecca è un fiore all’occhiello in Italia, con 77 detenute, la metà delle quali impiegate nella lavanderia industriale che lavora per Hilton e Cipriani, nella sartoria con negozio a castello, nell’Orto de le Maravegie, con vendita di erbe aromatiche e laboratorio cosmetico. Lunedì - negli impianti di Sacca San Biagio - ci sarà una giornata di scambio di esperienze tra volontari italiani, di Romania, Norvegia,Gran Bretagna, Austria, Spagna, Malta, Slovenia, Grecia.
«Abbiamo presentato al ministero progetti per sviluppare l’occupazione anche tra i maschi», conclude Trevisan, «uno per la pulizia dei forti di Sant’Andrea e Lido e la realizzazione di un tracciato per bici, con punti di ristoro gestiti dai ristretti. Un progetto per assemblare bici in carcere, riciclando biciclette usate e rivenderle a poco prezzo. Poi corsi per panificatori e pasticceri, rivolti anche ai lavoratori in cassa integrazione».
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