Alina la "pirata della strada": «Non sono un mostro»
NOALE. «La gente parla, giudica senza neppure conoscermi. Ma io non sono una ragazza cattiva...». Alina Paula Matei, la ragazza di 25 che ha investito e ucciso domenica 4 ottobre Gino Stevanato, 79 anni si difende. Lo fa con un’intervista al Corriere del Veneto in cui spiega di essere dispiaciuta per «quello che è accaduto», ma di non volerne parlare.
Ma «quello che è accaduto» è che lei ha investito Stevanato che si trovava a bordo strada con il cane, centrandolo in pieno con il Suv e trascinandolo per 40 metri. Non si è fermata, è scappata e ha chiuso il Suv in garage. Ma aveva perso la targa e i carabinieri l’hanno arrestata.
Lei, rumena, operaia, guidava senza patente (le è stata ritirata da mesi) e in un video della sua pagina Facebook, subito chiusa, si mostrava mentre si trovava alla guida dello stesso Suv guidandolo senza mani, che invece usava per bere da una bottiglia.
Ora è sottoposta all’obbligo di dimora. «Sto prendendo dei calmanti», spiega nell’intervista, dicendo che il video era solo una parodia di una canzone.
«È ovvio che io sia pentita», dice Alina nell’intervista, «Non sono un mostro».
Intanto una figlia piange un padre e un paese le si stringe attorno nel giorno dei funerali.
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