Alì si allarga in piazzale Sirtori e vuole l’accesso alla Vallenari

La catena dei supermercati stringe un accordo pubblico-privato con il Comune per i punti vendita di Marghera e Bissuola. Sul piatto opere per 230 mila euro
Alì Marghera piazzale Sirtori
Alì Marghera piazzale Sirtori

Da 1.300 a 1.500 metri quadri di spazio commerciale in piazzale Sirtori, con una nuova autorizzazione commerciale che va sottoposta alla presentazione di un piano della viabilità. Dopo vent’anni di presenza a Marghera, Alì chiede di utilizzare una porzione del magazzino del proprio supermercato aumentando lo spazio commerciale vicino al quartiere Cita mantenendo un pezzo di area verde a parcheggio, come è stato finora. Ma l’accordo pubblico privato prevede anche un contributo economico dell’azienda della grande distribuzione pari a 230 mila euro per realizzare un nuovo collegamento viario per un altro supermercato, quello aperto in via Sforza a Bissuola, con un accesso diretto alla Vallenari bis, vicino alla rotatoria dopo il ponte sull’Osellino.

Se ne è discusso ieri in commissione Urbanistica, riunita in videoconferenza. Il tema alla fine è la viabilità del nuovo Alì di Bissuola con le auto che entrano da via Sforza, strada stretta con la presenza di una scuola e uscita, complicata, su via Bissagola. Da tempo l’azienda chiede un accesso diretto, agevole, alla Vallenari bis, oggi via Tina Anselmi.

Per Renzo Scarpa del gruppo Misto la proposta di accordo pubblico privato tra Comune e supermercati Alì (il gruppo ha acquistato anche l’ex Umberto I) rischia di far diventare via Bissagola la nuova strada parallela alternativa a via Bissuola, zona densamente frequentata da studenti per la presenza di licei e scuole e ancora oggi priva di pista ciclabile in sicurezza. Discussione in pieno corso tra maggioranza e opposizione che proseguirà la prossima settimana dopo aver acquisito il parere delle Municipalità di Mestre e Marghera. Da un lato si discute dell’aumento dello spazio commerciale di vendita del supermercato di piazzale Sirtori, vicino al quartiere della Cita, e dall’altra si discute della realizzazione di una nuova strada di collegamento alla Vallenari, alternativa all’utilizzo di via Sforza e via Bissagola. Con un sopralluogo ieri il Comune ha verificato la necessità di vedere concluso, dopo oltre un anno, il cantiere che insiste nella zona e che riguarda interventi idraulici da parte del gruppo Veritas. L’assessore De Martin ha chiesto agli uffici di chiarire la riduzione di spazio ad Alì a Bissuola decisa dall’attuale amministrazione e precisare la questione viabilità-

Davide Scano del M5S propone che due vie che affacciano su via Bissuola, strette, diventino un senso unico prolungando la pista ciclabile per servire il quartiere Bissuola e quanti si muovono su due ruote. Più che un tratto di ciclabile ad uso del supermercato, concorda la lista Casson, serve risolvere i problemi di viabilità della zona.

Interviene anche l’assessore alla Mobilità Renato Boraso: «Uno studio che salvi le piante su via Bissuola e riallinei il marciapiede creando lì una pista impone una spesa di almeno un milione e mezzo di euro e quindi occorrerà fare delle scelte per dare coperture finanziarie, e politiche, ad un progetto così imponente. Oggi di fatto via Bissuola e via Tevere sono prive di collegamento ciclabile di alcun tipo». La questione viabilità vede anche il vecchio consorzio del Peep di Bissuola pronto a cedere un lembo di terreni per collegarsi alla Vallenari. Ma aprire una strada per auto e tir in quella zona non è scelta facile. Via Grassi nel 2007 andò sott’acqua con gli allagamenti e lì sono previsti due zone di invarianza idraulica, per evitare il ripetersi di simili eventi. «Zone necessarie», ribadisce Boraso, «anche se sono certo che per i prossimi 20 anni non vedremo nuove edificazioni, causa crisi». —

Mitia Chiarin

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia