Alessandro, biker miranese altra vittima del contagio virale

MESTRE. Aveva 55 anni e nessuna malattia pregressa Alessandro Piasentin, ennesima vittima della "guerra" Covid. L'uomo è morto domenica nell'ospedale di Mestre, dove era stato trasportato dopo il primo ricovero, a inizio aprile, a Dolo. Di Mirano, Piasentin era molto conosciuto in città, soprattutto per il grande amore per le moto, che esternava anche nell'abbigliamento. Biker esperto, non era difficile vederlo in sella alla sua Harley Davidson, in partenza per una nuova avventura. Appassionato di viaggi e di sport, era assiduo frequentatore delle partite di rugby del Mirano, squadra in cui da ragazzo aveva militato anche il fratello Piergiorgio. Oltre a lui, lascia la moglie Pamela, sua compagna di vita da decenni e nella cui impresa edile aveva lavorato a lungo. Ma sono tanti i lavori che si sono susseguiti nella sua vita. Fotografo da ragazzo, aveva poi lavorato diversi anni nella storica pellicceria di via Scortegara, della madre, Giovanna Castaldello. È grande ora lo sgomento tra gli amici di Piasentin, soprattutto in considerazione della sua età e dell'assenza di patologie. «Non fumava e godeva di ottima salute. Beveva qualche aperitivo con gli amici, ma nulla di più. Conduceva una vita sana, era sempre in forma» racconta un amico. «Era ricoverato da 5 settimane. Sono passato più volte sotto casa sua in questi giorni. Speravo sempre di vederlo. Speravo in una bella sorpresa». Continua Paolo Nostran, un altro amico: «Conosco Alessandro da quando avevo 13 anni, essendo stato compagno di scuola di suo fratello. È sempre stato un uomo allegro, gioviale, amante della vita.. Una bella persona, che piaceva a tutti. Qui a Mirano lo conoscevamo tutti e tutti gli volevamo un gran bene». I funerali saranno celebrati in forma privata venerdì alle 10 nel Duomo di Mirano. —
L.B..
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia