Aldo Bullo, ottant’anni sulla torre dell’orologio più antico del mondo

Una festa speciale per lo scopritore del primato mondiale di Chioggia. Mesi di ricerche per trovare la storia del meccanismo di Sant’Andrea 

CHIOGGIA. Compleanno speciale per il maestro Aldo Bullo che il giorno di Santo Stefano ha spento le 80 candeline in cima alla torre di Sant’Andrea, divenuta famosa ovunque perché ospita l’orologio da torre più antico al mondo, antecedente al 26 febbraio 1386.

In via eccezionale, ma con molto piacere, la parrocchia ha aperto le porte del campanile per un momento di festa in omaggio al grande lavoro di ricerca che il maestro Bullo ha condotto per risalire alle origini dell’orologio e per farlo diventare motivo di orgoglio per la città.

Bullo ha trascorso mesi interi nell’archivio storico cittadino per spulciare qualsiasi riferimento e riuscire a determinarne la datazione. Nella sua ricerca è stato aiutato dall’ingegnere Marisa Addomine, appassionata di paleografia e presidente del Registro italiano orologi da torre.

Nel 2004 il maestro Bullo aveva spedito alcune fotografie dell’orologio a Ettore Pennestrì, ordinario di meccanica all’università Tor Vergata, che subito contattò la Addomine perché era la persona giusta a risolvere il “caso”.

Lei, dopo ave visionato le foto, arrivò a Chioggia e si chiuse per ore in archivio assieme al maestro Bullo che le fece da cicerone sulla storia locale. Bullo le raccontò che l’orologio fino a metà Ottocento si trovava nel palazzo pretorio e da lì, in seguito all’incendio, era stato spostato a Sant’Andrea. Le ricerche partirono dal 1600 e andarono a ritroso cercando ogni riferimento: pagamenti del manutentore, spese di sistemazione e della suoneria.

Di documento in documento Bullo e la Addomine arrivarono a una nota del 26 febbraio 1386 in cui gli economi del Comune chiedevano di saldare la spesa per l’orologio e di votare per renderlo funzionante. Da allora Chioggia è entrata nella storia internazionale grazie al suo orologio. Per il compleanno del maestro si sono ritrovati in torre tutti gli amici che svolgono l’attività di guida gratuita, Luciano Bellemo, Gianni Lanza, Cesare Mantovan, Renzo Marchesan e, assieme ad alcuni amici, sono saliti in cima per un brindisi, la tradizionale canzoncina e una foto ricordo con l’orologio. —

 

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