Alcoa, sparisce alluminio arrestati due operai ladri
MARGHERA. Due operai specializzati nella manutenzione degli impianti pensavano di aver trovato il modo per arrotondare gli stipendi, e invece sono stati beccati con le mani nella marmellata, mentre cercavano di nascondere per poi portare via, un bel po’ di barre del prezioso materiale. In manette sono finiti due operai, B.S. di 37 anni e M.L. di 50 anni, entrambi della Riviera del Brenta.
I due erano convinti di poterla fare franca approfittando del libero accesso a preziose materie prime in ragione proprio della particolare mansione a cui erano destinati: la manutenzione degli impianti dello stabilimento di Marghera della multinazionale americana Alcoa, ditta attiva nella lavorazione specialistica dei metalli, in particolare dell’alluminio. Particolari le lavorazioni e particolari anche i macchinari utilizzati, che presuppongono un’attenta e costante manutenzione e fasatura. Negli ultimi tempi però al direttore della fabbrica non erano sfuggiti continui e strani ammanchi di barre del prezioso metallo, proprio in corrispondenza delle visite ai macchinari da parte dei tecnici di ditta specializzata.
Avvisati i carabinieri di Marghera, si è quindi deciso di predisporre un servizio di controllo specifico, proprio in occasione del più vicino appuntamento per la manutenzione dei macchinari. Così fatto, le due pattuglie dei carabinieri hanno fermato appena fuori dai cancelli della fabbrica il furgone della ditta, con a bordo i due operai che avevano appena terminato il controllo dei macchinari. E i dubbi del direttore della fabbrica si sono trasformati in realtà. Infatti all’interno del cassone del camion i militari hanno rinvenuto numerosi pezzi grezzi di alluminio per un peso di oltre 4 tonnellate e un valore di oltre 8 mila euro.
I due soggetti sono stati condotti in caserma e, al termine delle operazioni, arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di presentarsi davanti al giudice per il processo per direttissima.
La merce così recuperata è stata restituita ai proprietari legittimi.
Adesso sono in corso approfondimenti sulla vicenda, in primis per identificare eventuali complici degli autori del reato ed accertare il compimento di altri analoghi episodi criminosi. Il sospetto degli inquirenti, infatti, è che i due operai dell’azienda possano essere gli autori anche degli ammanchi registrati nelle scorse settimane, anche se al momento non sarebbe stato sequestrato materiale riconducibile a precedenti furti. (f.fur.)
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