Alberto Maschio è il nuovo presidente degli albergatori
JESOLO. Il colpo di scena non c’è stato alla fine e ieri nel tardo pomeriggio l’Aja ha scelto il dopo Rizzante nell’insegna della continuità. È Alberto Maschio il nuovo presidente che era già vice di Alessandro Rizzante prima della clamorosa votazione che lo ha scalzato per un solo voto e a scrutinio segreto nell’assemblea dei veleni lo scorso febbraio. Una scelta che farà ancora discutere, ma che si inserisce nel solco di un cambio generazionale tanto invocato.
Ci sarà sicuramente chi sostiene che Maschio è ancora una scelta vicina all’amministrazione, condizionata in qualche modo dall’ex presidente Rizzante che preparava la vendetta. I dietrologi e appassionati di strategia parlano del suo passato vicino a Fratelli d’Italia o Jesolo Bene Comune, quindi alla compagine Cristopher De Zotti-Lucas Pavanetto che viene indicata futura designata al cambio di amministrazione Zoggia. Ma la politica non entra in Aja, sostengono gli albergatori.
In realtà è un giovane albergatore misurato e dallo stile britannico. Fisico atletico, pelata da duro e barba sagomata quasi hipster, elegante e dai modi gentili. La sera dopo aver lavorato non disdegna un sigaro e un whisky torbato con gli amici, una buona conversazione. 37 anni, sposato, padre di tre figli, gestore degli hotel Suez e Delaville, aveva ricoperto la carica di consigliere durante l’ultimo mandato di Massimiliano Schiavon. Fino a qualche giorno fa si pensava che potesse presentarsi e sbaragliare tutti Luca Boccato dell’hotel Almar, manager ed ex presidente di Jesolo Turismo. Sarebbe stato un segnale di svolta, con la presa di potere da parte degli albergatori più potenti, quelli dalle cinque stelle scintillanti sull’insegna.
La tensione ieri è stata altissima, c’è stato il tentativo di ricompattare su Boccato, che ha ritirato la candidatura, e ai voti, scrutinio segreto, ha vinto Maschio quale unico candidato con 72 voti su 151, 103 schede valide. «Il mio primo obiettivo», ha detto, «sarà quello di cercare di ricompattare l’associazione consapevole che, soltanto a fronte di un’Aja unita e forte, potrà riappropriarsi del suo ruolo di importante interlocutore nei confronti delle istituzioni. Rafforzeremo, quindi, quel ruolo sindacale che è sempre stato proprio dell’associazione e che i soci a gran voce hanno rivendicato. Un lavoro duro e impegnativo da condividere con il consiglio che convocherò entro la prossima settimana, durante il quale definiremo i punti principali da affrontare nel corso del mandato. Tra le priorità, la questione tassa di soggiorno, tema che non abbiamo intenzione di abbandonare».
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