Alberto Bacci stroncato a 57 anni mentre chattava

CHIOGGIA. Aveva due grandi passioni: la barca a vela, quella di più antica data, e Facebook, quella, per forza di cose, più recente. Alberto Bacci, 57 anni, commerciante del mercato ittico all'ingrosso, è morto ieri, nel primo pomeriggio proprio mentre stava al computer, magari lanciando un post tra la stampa di una fattura e l'invio di una mail.
Gli amici vedevano ancora la lucetta verde che indica la chat attivata, mentre lui giaceva riverso nella poltrona del suo ufficio, stroncato da un arresto cardio circolatorio. A trovarlo è stato il dipendente (l'unico) della sua ditta di commercio ittico che, verso le 13, non vedendolo comparire al box, era salito in ufficio per chiamarlo. Quando l'ha trovato ha dovuto chiamare, invece, il 118 ma, per Alberto Bacci non c'era più nulla da fare.
Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Chioggia, per gli accertamenti di rito ma si era trattato di una morte naturale e il magistrato ha subito reso la salma alla famiglia per i funerali. Alberto Bacci era un commerciante storico del mercato all'ingrosso. La sua ditta, la «Guido pesca srl» era stata di suo padre ed era passata di generazione a lui, soprannominato «Botton» forse perché aveva la parola facile, attaccava bottone con tutti grazie alla sua capacità comunicativa che ne faceva una persona cordiale e simpatica. Una caratteristica che aveva riversato su Facebook, partecipando soprattutto al noto gruppo di Calle Tramacci e a quello del mercato ittico. Ma Alberto non era solo un compagnone simpatico: era una persona con la passione per il suo lavoro e la precisa consapevolezza della necessità di stare al passo coi tempi, tanto da essere stato uno dei fondatori del Consorzio Ittico Chioggia. (d.deg.)
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