Albergo “furbetto” condannato a risarcire 120 mila euro

Si tratta dell’hotel Michelangelo di Marghera. Società fallita? Deve pagare il curatore. Sono decine gli evasori segnalati alla Corte dei Conti
Folla di turisti a Rialto per Carnevale
Folla di turisti a Rialto per Carnevale

VENEZIA. Fioccano le condanne per danno erariale per quegli albergatori che non hanno versato l’imposta di soggiorno al Comune di Venezia e ai quali ora i giudici della Corte dei Conti del Veneto ordinano di mettere mano al portafoglio. E se si tratta di imprenditori falliti, dev’essere il curatore fallimentare a pagare.

È questo il caso dell’ultima sentenza depositata dai giudici contabili del Veneto, alle prese con i 71 mila euro di tassa di soggiorno regolarmente pagata tra il 2012 e il 2013 dai clienti dell’hotel Michelangelo in via Forte Marghera a Mestre, ma non versata alle casse di Ca’ Farsetti dalla M&A Hotel Resort - ora Elba Island Srl - intestata a Claudio Pavese, Paolo Argilli e Maurizio Maurizi. Società dichiarata, però, fallita dal tribunale di Modena nel 2017.

Soldi persi, dunque, per il Comune? Niente affatto, dal momento che la Corte ha condannato la curatrice fallimentare della Elba Island, Elisabetta Ascari, a «risarcire il complessivo importo di 71.549,21 euro a favore del Comune di Venezia», con tanto di interessi.

Invano, i legali della commercialista hanno sostenuto che il Comune sia iscritto tra i creditori privilegiati del fallimento (addirittura per una somma maggiore, che comprende anche i mancati versamenti del 2015) e pertanto nulla sia dovuto “extra”.

La Corte dei Conti - accogliendo, invece, le richieste della Procura - ha ricordato come per legge gli albergatori siano sostituti d’imposta per la riscossione della tassa di soggiorno dai loro clienti, legati da un rapporto di servizio con l’amministrazione, alla quale devono versare quanto incassato.

«L’omesso versamento dell’imposta costituisce danno erariale in capo al gestore della struttura ricettiva», scrivono i giudici, ricordando che «il fallimento della società è subentrato nella titolarità giuridica dei rapporti attivi e passivi della società (...) pertanto si deve pronunciare la condanna della società Elba Island Srl in fallimento, in persona del curatore fallimentare dottoressa Elisabetta Ascari».

Questo è un caso particolare, ma sono decine le segnalazioni presentate dal Comune di Venezia alla Corte dei Conti, per omessi versamenti negli anni. Nelle scorse settimane sono già arrivate le prime condanne da parte della Corte dei Conti del Veneto: 120 mila euro chiesti ad un albergatore di Lista di Spagna, che non ha versato quanto pagato dai suoi clienti per ben 5 anni; altri 90 mila euro a carico di una albergatrice con tre strutture a Castello.


 

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