Albergo con 60 camere è polemica a Musile

Passa in Consiglio l’accordo prima dell’entrata in vigore della legge regionale  sul “consumo zero” del territorio. Nella stessa area un altro hotel con Agrivillage
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI P. - AREA SU CUI SORGERA' "AGRIVILLAGE"
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI P. - AREA SU CUI SORGERA' "AGRIVILLAGE"
MUSILE. Un nuovo albergo, con una sessantina di camere, sorgerà, su un’area di 14.200 metri quadrati, lungo la Statale 14, tra le località Fossetta e Tre Scalini. A poche centinaia di metri dal sito dove nascerà l’Agrivillage, nel cui progetto è già previsto un grande hotel. L’accordo di pianificazione con i promotori del nuovo albergo (investitori diversi da quelli di Agrivillage) è stato approvato dal consiglio comunale. A imprimere un’accelerazione all’iter l’imminente entrata in vigore della legge regionale sul “consumo zero” di suolo, che metterà in forse la validità di queste tipologie di accordi.


«A Musile non ci sono strutture ricettive, a eccezione di una vicina al ponte. La pubblica utilità del progetto», ha spiegato il sindaco Silvia Susanna, «è connessa a quest’insufficiente ricettività. Ben venga se si riuscirà a realizzare questa struttura, con la possibilità di nuove assunzioni e per le persone di scegliere di alloggiare a Musile, invece di andare a San Donà».


I privati verseranno al Comune 122 mila euro, oltre a cedere le aree fronte Triestina per la futura ciclabile. Contrario il centrosinistra, che ha chiesto perché non si sia atteso l’esito dell’accordo di pianificazione già avviato per l’Agrivillage prima di intraprenderne uno nuovo. «Una delle risposte che ci siamo dati è che si è voluto anticipare l’entrata in vigore della nuova legge regionale sul contenimento del consumo di suolo. Con questa delibera l’Amministrazione ha voluto bypassare una legge voluta dalla giunta Zaia», ha attaccato Roberto Montagner, di Insieme per Musile.


Montagner ha ricordato il mega hotel già previsto nel progetto Agrivillage: «Si pensa davvero che in questa fase entrambi gli investimenti siano tra loro compatibili?», ha chiesto. «L’intenzione non è di bypassare la legge, ma di evitare che alcune iniziative che possono avere la luce siano bloccate da una legge che, per noi, va contestualizzata dove si applica», ha replicato Susanna, «con il 23% del territorio urbanizzato, a Musile lo spazio lasciato all’agricoltura è importante e non sarà colpito da questo intervento». Poi la risposta alle critiche sulla vicinanza tra nuovo albergo e Agrivillage: «Non sono due interventi in concorrenza. Anzi, Agrivillage può essere il volano per numerose iniziative e questa è una di quelle», ha concluso Susanna, «la possibilità di un flusso maggiore di persone ha indotto dei privati a valutare delle possibilità di investimento che diversamente non avrebbero valutato».


Giovanni Monforte


©RIPRODUZIONE RISERVATA.


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia