Alberghi, Pasqua da dimenticare

Flop delle prenotazioni a Jesolo. Schiavon (Aja): «Servono eventi che creino aspettative»

JESOLO. Segnali negativi per la prossima Pasqua a Jesolo, così come sulla costa veneziana: il numero di alberghi aperti sarà addirittura inferiore al periodo di Carnevale. Pasqua "bassa", così si dice quando arriva entro il mese di marzo nel calendario. Bassa soprattutto per le prenotazioni: periodo tutt'altro che felice e scherzoso per la località turistica in cui si è registrato un forte calo di prenotazioni rispetto agli anni passati.

Non si sa se arriveranno a una quarantina, su circa 400, gli alberghi aperti in queste festività pasquali che passeranno con qualche prenotazione in arrivo da parte soprattutto dei turisti italiani, in netto calo in questo periodo e pronti a decidere all'ultimo minuto.

Tutto dipenderà dalle previsioni meteo. Il presidente dell'Aja, Massimiliano Schiavon, appare perplesso, ma non certo stupito di come stanno andando le cose. «In Argentina si spostano le festività in funzione delle esigenze del settore ricettivo», spiega, «Io non dico che qui dovremmo arrivare a tanto, ma certo questi periodi vanno programmati con netto anticipo. Già lo scorso anno dovevamo attivare una promozione che legasse ad esempio la Pasqua, così in anticipo sul calendario, a eventi mirati, appuntamenti che creassero aspettativa tra i potenziali turisti. E questo, aggiunge Schiavon, andrebbe fatto assieme all'amministrazione comunale, in sinergia, in modo tale da creare motivi che spingano i turisti, italiani, in prevalenza, ma anche stranieri, a venire a Jesolo».

«Vorrà dire», conclude il presidente dell' Aja, «che il ricettivo punterà più che altro sul primo maggio, sulle festività di Pentecoste, Ascensione e Corpus Domini prima dell'inizio della stagione estiva vera e propria».

Anche sul fronte delle assunzioni si parla di un forte calo e una riduzione dei tempi, che metterà a rischio l’assegno di disoccupazione su cui molti confidano per l'anno successivo. Assunzioni rinviate a quando la stagione detterà le sue esigenze in rapporto ad arrivi e presenze. Si parla già di 3-4 mila posti in meno in bassa stagione.E chi ha avuto la fortuna di trovare un lavoro si è visto presentare contratti a dir poco severi in caso di errori, danni provocati, assenze e via elencando. Insomma, anche il lavoro stagionale è adesso duro da conquistare e richiede sempre più sacrifici da parte dei lavoratori: e con stipendi che non sono più quelli di una volta, quelli degli anni d'oro in cui si viveva poi tutto l'anno.

Le cose non sembrano andare meglio in altre località della costa veneziana: anche le altre spiagge non hanno previsioni entusiasmanti per la Pasqua 2013 che vede prenotazioni nettamente in calo. Se Jesolo soffre, tutte le località turistiche della costa, da Bibione a Chioggia, dovranno affrontare un momento difficile se non peggiore e rinviare l'assaggio di stagione al prossimo mese di maggio.

Giovanni Cagnassi

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