«Alberghi e infrastrutture un’occasione di sviluppo»
Il presidente dei costruttori edili veneziani conferma che la crisi non è finita ma plaude alle nuove strutture alberghiere per rigenerare il territorio urbano
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ via Ca' Marcello/ Area dove sorgeranno gli alberghi del gruppo MTK
Il futuro di Mestre è stato ieri al centro dell’incontro del presidente dell’Ance veneziana, Ugo Cavallin, con la stampa per i tradizionali auguri di Natale in cui ha passato in esame tutti i problemi di un settore importante e ancora in forte crisi come l’edilizia nella Città Metropolitana.
«I nuovi e qualificati insediamenti alberghieri» ha detto Cavallin «possono essere visti come un fattore positivo e di sviluppo della terraferma veneziana con un forte impulso al processo di rigenerazione urbana da tutti auspicato che abbina la riqualificazione delle aree e delle infrastrutture materiali a una migliore qualità della vita della cittadinanza, anche in termini di recupero della sicurezza».
Un ulteriore «aspetto positivo» che secondo l’Ance (Associazione costruttori edili) va colto sul fenomeno della nuova offerta alberghiera a Mestre «è la circostanza che il territorio veneziano si sta dimostrando attrattivo di importanti capitali ed investimenti, anche internazionali. Questa circostanza, abbinata agli importanti investimenti che nei prossimi anni coinvolgeranno ad esempio il porto e l’aeroporto, aprirà importanti opportunità che bisognerà saper cogliere per tradurle in un’occasione di rilancio per l’edilizia e quindi per l’intera economia del nostro territorio».
L’analisi e l’auspicio di Cavallin aprono nuove aspettative per l’edilizia veneziana che, come ha ricordato lo stesso presidente dell’Ance ieri «non ha ancora visto, come altri settore produttivi, la ripresa e questo è molto grave perché l’edilizia, con la sua capacità di generare ricchezza e di creare occupazione, facendo ripartire il mercato interno e senza dipendere da fattori esterni, come invece avviene per l’export». Infatti, quest’anno le imprese iscritte in Cassa edile sono diminuite del 2,4% rispetto al 2016 che a sua volta perdeva il 3,27% rispetto al 2015; anche la massa salari: in calo anche la massa salari (-1,44%) rispetto al 2016, come pure le ore lavorate (-2,02% rispetto al 2016), seppure in numero degli operai iscritti in Cassa edile sono aumentati del 2,56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma sono in calo del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Un’inversione di tendenza nel prossimo anno, secondo Cavallin «è possibile se ci sarà un aumento degli investimenti nelle infrastrutture e nei lavori pubblici» e a questo proposito si è augurato che «i nuovi stanziamenti della Legge speciale per Venezia siano destinati esclusivamente al recupero o alla salvaguardia delle strutture fisiche di parti della città antica o della terraferma». «Ma la situazione determinata dal nuovo Codice degli Appalti» ha però aggiunto «è gravissima perchè molte norme sono di difficile applicazione, i provvedimenti attuativi del Codice sono in gravissimo ritardo». Cavallin ha anche parlato della «difficile situazione del Mose in quanto molte imprese, compresa la Mantovani che fanno parte del Consorzio Venezia Nuova e che per il Consorzio hanno lavorato, continuano a non essere pagate e si trovano quindi in una grave situazione di difficoltà che si ripercuote in maniera molto pesante sulla capacità di pagare gli stipendi e mantenere l’occupazione».
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