Albergatori fuori dal palco Michielli: «Un fatto grave»

Caorle. Per il presidente di Federalberghi c’era un veto politico al mancato invito di Padovese a prendere la parola all’inaugurazione della Fiera dell’Alto Adriatico
De Polo - Dino Tommasella - Caorle - Inaugurazione Fiera dell'Alto Adriatico 2018
De Polo - Dino Tommasella - Caorle - Inaugurazione Fiera dell'Alto Adriatico 2018

CAORLE. Veti politici incrociati sull’assenza clamorosa del presidente degli albergatori di Caorle Eugenio Padovese alla fiera dell’Alto Adriatico. Ora il sospetto è che ci sia addirittura lo zampino del Comune di Caorle dietro le polemiche sulla mancanza di una rappresentanza ufficiale degli albergatori sul palco alla inaugurazione dell’evento al Palaexpomar domenica, con il governatore Luca Zaia al taglio del nastro.

Un veto della maggioranza e del sindaco sulla presenza di Eugenio Padovese a causa di rapporti difficili intercorsi in questi anni con il Comune? Il presidente di Federalberghi Veneto, Marco Michielli, anche lui sul palco domenica, non si sottrae alla domanda. «L’ho sentito anch’io», risponde Michielli, «e se fosse così sarebbe molto grave. Sull’assenza domenica da parte del presidente dell’Aca Padovese la sorpresa è stata grande e sono molto dispiaciuto. Se è vera la versione che mi è stata data è particolarmente grave. Pare che ci sia stato un veto politico, quindi un’ interferenza indebita della politica. Mi sembra che questo atteggiamento dei sindaci sia ormai il leitmotiv perché tendono a cercare le parti istituzionali a loro favore. Ma il fondamento della democrazia è e rimane il dialogo. Se potessero gli albergatori, rovesciando le parti, scegliersi il sindaco magari lo farebbero, ma questo non è possibile. Mi pare ci sia una carenza da parte dei nostri sindaci in fatto di scelte democratiche e diventa sempre più difficile interloquire con loro».

Il vice sindaco di Caorle, Giovanni Comisso, è di tutt’altro avviso: «La mancanza del presidente non riguarda certo il Comune che era ospite al pari degli stessi albergatori. Si tratta di loro problemi interni in merito ai quali non interveniamo di certo».

Il presidente dell’Aca Eugenio Padovese ha ribadito a sua posizione. «Riteniamo molto grave che per due anni consecutivi l’Aca non sia stata invitata come relatore alla cerimonia di apertura della fiera dell’Alto adriatico», spiega, «il primo anno è stato, per spirito di collaborazione, tollerato credendo nella buona fede dell’organizzazione, ma il secondo non è più tollerabile, soprattutto se non affrancato da valide motivazioni. Una fiera dell’albergatore, senza che all’Aca sia data la possibilità di argomentare riguardo al turismo della destinazione che rappresenta è oltremodo oltraggioso anche nei confronti di tutti i suoi albergatori associati». Il presidente Padovese ha annunciato che diserterà ogni impegno all’interno della fiera almeno fino a quando non sarà chiarita la questione.

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